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L’universo
parallelo degli acquatici
Piace talora alla scienza e vieppiù alla filosofia darsi
orizzonti di mondi diversi. Insomma il.. pezzo di carne biblica si
rinnova nella vis immaginativa e sboccia pensiero, aprendosi alla
ragionevole speranza leibniziana del migliore dei mondi possibili. Nel
probabilismo di ascendenza quantistica, infatti, si aprono indeterminati spazi
in cui la fisica può incontrare nuove …
Flatlandie della letteratura. Satira ed
etica si intrecciano in interrogativi, che, in forma di favola, si pensi a
Mandeville, inquietano e danno all’uomo la variegata gamma del divenire.
Principe di questa letteratura del Mirror è stato certamente Swift,
che, nel suo capolavoro, I viaggi di Gulliver, rende con arguzia polemica lo
specchio deformato di una società in crisi. Ma l’allegoria dei Lillipuziani o
dei brondignaghi fa storia!
L’umanità è relativa attraverso l’artificio della
distanza e del punto di vista. In questa autorevole scia si pone, almeno a
livello intenzionale, l’opera ultima di Veniero Scarselli, ossia L’
universo parallelo degli Acquatici. Ma nel nostro autore l’occasione di una nuova
intrigante modesta proposta, frutto di paradossi di ragione, si rovescia per
così dire nella spiritualità dell’acqua. Nel suo universo parallelo degli
acquatici, egli parte, infatti, da presupposti metafisici e qui resta! Scarselli
racconta in 42 canti la scienza degli uomini, deformando le idee che
quantisticamente divengono molecole affabulanti. Attraverso il ricorso a termini
della fisica e della chimica si cerca o si crede di fare poesia lumeggiando i
temi dell’essere.
Si prenda l’incipit del canto 21. E’ dunque generando
perfette / figure mentali ideali/ che la sapienza della nostra madre dona
un’anima alle sue creazioni. Con le brave molecole acquatiche / ne foggia
accuratissime copie di uomini, animali, vegetali / che ilari entrano finalmente
/ con le loro piccole anime / a far parte del grandioso palcoscenico /
dell’universo, tutte fedelmente modellate con materia acquatica nelle forme da
Essa pensata.
L’opera procede su quest’onda di platonismo idealizzante,
attingendo a quella memoria dell’acqua che genera esseri diversi nella scala
biologica della vita che ha le sue radici nell’acqua e in questo specchio
cangiante si frange in possibili entità di pensiero per un mondo forse
migliore, o forse speculare, ma cantato da eterne branchie in movimento di
pensiero e di generazione.
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Recensione |
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