E-Marginati
E-Marginati mi è venuto incontro aprendo subito lo scenario di
una viva, disperata, commossa, assiderata umanità.
Mi è venuto incontro accompagnando la mia solitudine di questi
giorni con le solitudini d’uomini, donne, giovani, vecchi … colti da una
poeta-lupa affamata di vita e di vite, e proprio per questo capace di
comprendere la fame dei personaggi da lei così magistralmente ritratti.
Mi è venuto incontro con rari e inattesi sorrisi, come quello
cheto (…) di saluto della nonnina o di Rina dagli occhi di furetto
.
Sorrisi spesso beffardi, dentro un contesto dal sottofondo
amaramente ironico, dove le figure abbozzano un girotondo felliniano dal
ritornello ossesso infilato dentro i versi : una tarantella stremata che
sa di cicuta.
Eppure, in questo avvilito vivere, congestionato da
contatti senza tatto , fa bene all’intelletto e al cuore incontrare Angiòlo
abbracciando insieme a lui le piante secolari del suo bosco, fa bene pescare a
mani nude nel fiume insieme ad Arlindo, o infilare perle per le amiche con Rina…
Fa bene restare un po’ con Anna Maria, scoprendo fra i
bagliori amari del suo sguardo attento all’umano, ma così acutamente impietoso
sul mondo, sguardo sostenuto da una scrittura ardita e ardente, fa bene
intravedere in questo suo ultimo irto, struggente lavoro ( scuote e commuove tra
gli altri , particolarmente, Ezdir ) quel margine/ innamorato
d’eterno che noi tutti in fondo sperimentiamo.
Campi Bisenzio, aprile 2017
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