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Tre
poesie da Il sonno delle viole tradotte a Lione
Alcune studentesse francesi iscritte al Master di Traduzione Letteraria ed
Edizione Critica, con il supporto della loro docente di Lettere e Civiltà
Straniere e di studi italofoni dell’Università Lumière-Lione 2, Sandra Bindel,
si sono confrontate nella traduzione in francese dell’opera poetica di
altrettanti autori contemporanei italiani.
Lucile Charton,
che si è detta colpita in modo particolare dalla scrittura di Lucia Gaddo
Zanovello, ha lavorato nei mesi fra settembre e novembre del 2020, alla
traduzione delle poesie Voglio nascere, Ma dentro la parola un grido
e Sarà un sorriso tratte da Il sonno delle viole (Padova,
1999).
Qui
la documentazione originale, trasmessa all’Autrice da Lucile Charton, delle
versioni dei testi e la copertina della plaquette di presentazione dell’intero
lavoro delle studentesse, che si sono cimentate, nel contempo, su opere di
Viviane Ciampi, Daniele Casolino e Mariella Bettarini.
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Lucile Charton
M1 TLEC Lyon 2
Il sonno delle viole, 1999
Lucia Gaddo Zanovello
Ma dentro la parola un grido
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Mais dans le mot un cri
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preme
balcone di domanda
teso alla via
dove lente vanno
ruote di malinconia.
La gioia ha zampe fini
e non è mia,
garrisce
entro larghi giri
e volute di sospiri, arpe di gabbiano
dentro il cielo mute.
E il ponte non è più saggio,
arcano regge invano
l'arbitraggio
fra la scala grande
colma di gradini
così fatali, così vicini
e la curva schiena della sera
dove scendi e sali
rischiando piedi e ali. |
1 presse
balcon de questions
tendu vers la rue
où lentes vont
5 des roues de mélancolie. La joie a des pattes fines,
et n’est pas mienne,
elle piaille
en larges cercles
10 et spirales de soupirs,
en harpes de goélands
dans le ciel muettes. Et le pont n’est plus sage,
mystérieux il maintient en vain
l’arbitrage
15 entre le grand escalier
plein de marches
si fatales, si proches
et l’échine courbée du soir
où tu montes et descends
20 pieds et ailes risquant. |
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Sarà un sorriso
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Ce sera un sourire
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Sgretoleranno
i muri del pianto.
Sarà un sorriso
la porta di accesso
un soffio l'aprirà,
impercepito e inatteso.
Nessuno starà fuori.
Alcuni tarderanno per scelta
o per l'errore;
per l'udito poco affinato
sviano
e sotto il simulacro accampano dell'equivoco,
bivaccando sordi e soli
illanguiditi negli sguardi
dalle vele ripiegate,
nei conclusi frutti inariditi
i piedi arenati,
finché non vorranno specchiare
pensieri aperti
nel colore vivido della verità,
la nuova mèta della spesa vita
dove è scritto:
sei per amare
e solo amore nell'amore sei.
Curioso allora farsi conchiglia gelosa
persi di quella perla
che riverbera la luce di tutti
e sgusciando,
goccia dì perfezione,
in coro gioire
ammettendosi
mare di bellezza. |
1 S’effriteront
les murs des pleurs. Ce sera un sourire
la porte d’entrée
5 un souffle l’ouvrira,
inaperçu et inattendu.
Personne ne restera dehors.
Certains tarderont par choix
ou par erreur;
10 à cause d’une ouïe peu affinée
ils dévient
et sous le
simulacre ils allèguent le malentendu,
campant sourds et seuls
alanguis dans les regards
15 aux voiles repliées,
dans les fruits finis desséchés
les pieds entravés,
tant qu’ils ne voudront refléter
des pensées ouvertes
20 dans la couleur vive de la
vérité
le nouveau but de la vie passée
où il est écrit:
tu es pour aimer
et tu es seulement amour dans l’amour.
25 Curieux alors se faire
coquillage jaloux
perdus par cette perle
qui réverbère la lumière de tous
et sortant de sa coquille,
goutte de perfection,
30 en choeur se réjouir
en s’admettant
mer de beauté. |
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Voglio nascere
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Je veux naitre
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a quest'oggi incerto
a questo sole viola
che scompare
dal fondo ritratto
sul muro dell'inerzia.
So che cambierà percorso
la nave che mi guida
dalla prua di cera
e che domani il grido,
in pezzi, giungerà alla mèta.
Vedo già la vela
e il braccio del saluto,
ormeggia
il piede in volo verso il molo.
Veglia i marosi
franti di dolore
l'anima dalle spiegate ali
conchiglia che tutto il mare
chiude nella valva. |
1 à ce jour incertain
à ce soleil violet
qui disparait
du fond peint
5 sur le mur de l’inertie. Je sais que déviera le parcours
ce bateau qui me guide
à la proue de cire
et que demain le cri,
10 en morceaux, touchera son but.
Je vois déjà la voile
et le bras saluant,
amarre
le pied volant vers la jetée.
15 Elle veille la houle
pressée de douleur
l’âme aux ailes déployées
Coquillage que toute la mer
19 enferme dans la conque. |
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Materiale |
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