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La raccolta poetica L’ora di mezzo della poetessa forlivese Sandra
Evangelisti è un libro breve come lunghezza (è composto, infatti, di sole 58
pagine), ma intenso come contenuti, perché raccoglie i testi composti
dall’autrice in un lungo arco di vita, dal 1981 al 2008.
Il libro è diviso in tre sezioni, intitolate rispettivamente “Sentimento
della vita”, “Tra cielo e terra”, e “Pensavo a settembre”, che rispecchiano tre
diverse fasi nel percorso di vita della poetessa.
La raccolta si apre con una lirica, intitolata “Non so”, in cui, con uno
stile semplice, ma curato nelle scelte lessicali, l’autrice descrive
l’incertezza che regna nel suo animo, ma anche il bisogno di lasciarsi andare
all’immaginazione, di essere “avvolta in nubi magiche | di fantasia.”
La prima sezione appare dunque più incentrata sull’interiorità dell’autrice,
sui suoi sogni e sulle sue fantasie, mentre la seconda sezione appare più
proiettata verso l’esterno e sono, quindi, più numerose le poesie dedicate ai
familiari, ma anche ai luoghi e alle persone che rimandano al lavoro della
poetessa (che, come è scritto nel retro di copertina del volume, è cancelliere
in tribunale).
Crescendo l’autrice ha acquisito, intanto, una maggiore consapevolezza di sé
e si descrive in questo modo in una poesia, intitolata “Sono così”: “Sono così |
tra cielo e terra | appesa ad un respiro | che mi porta oltre. | Sono così |
protesa | verso l’alto, | mentre le viscere | mi stringono a terra. | Amata
terra | calda ed odorosa | nutri il mio respiro | scaldalo di vita.”
L’ultima sezione, infine, è dedicata all’amore e a ciò che questo sentimento
sa suscitare nella poetessa, perché, come è scritto nella lirica che chiude la
raccolta, in un percorso quasi circolare: “Tornano le primavere. | gli anni
perduti | a cavallo dei sogni. | (…) Ci troveranno qui. | ad aspettare | un
sogno. | Ad inseguirlo, | rimpiangerlo. | Svanito | in un battito | d’ali.”
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Recensione |
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