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Alessia
Un impatto con gli Angeli nelle liriche Alessia
Un libro per la vita,
non un segnale logoro e manuale, ma l’anima tracciata e setacciata dalla visione
mitica di un giardino dell’amore, di una vita costruita come un puzzle e
poi divelta dallo scoppio di una granata che decima gli uomini in trincea.
Questo lavoro di Piazza, nella sola nominazione di “Alessia” è limpido non
perturbato da nessun segnale, né regole o finzioni; un lampo nel cielo
squarciato dentro la galassia e dentro l’amore.
Ecco la fondatezza di queste
liriche che hanno un respiro centripeto, ascensionale. Piazza incentra queste
poesie nel tempo e nello spazio con date antiche e ora moderne da creare una
cronistoria uscita dalla voce di una radio, da una canzone, ma niente è
separato ad unico principio, anzi il tutto è legato a un principio di un uomo,
chi esso sia non interessa. E’ la vibrazione reciproca a non far mai scadere il
canto, è l’impatto frontale con gli Angeli, la mimesi che si accende nel mare,
negli oceani, nel bosco, nelle Università, ovunque c’è spazio di cielo, vita,
amore.
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Recensione |
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