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Diario minimo
Il percorso poetico affrontato
da Sandra Evangelisti, nella raccolta Diario minimo, è caratterizzato dal
tentativo di analizzare il mistero profondo, spesso doloroso, dell’esistenza,
partendo dalla propria esperienza di vita e dal proprio sentire sia fisico che
interiore. Infatti, la Evangelisti, dotata di acuta sensibilità, riesce a
comunicare nei versi la ridda di emozioni, pensieri e dubbi che gli eventi
positivi e negativi vissuti hanno scatenato in lei.
La raccolta è composta da testi
di varie lunghezze, da quelli molto brevi a veri e propri poemetti. È suddivisa
in più sezioni (e sottosezioni) e sia i titoli che i contenuti suggeriscono
quanto complesso e variegato sia stato il cammino interiore della poetessa,
descritto appunto come in un diario, anche se “minimo”.
L’inquietudine esistenziale, con le sue numerose e angosciose domande,
prende il sopravvento e fa ammalare la sua anima che, lentamente, riesce a
contagiare anche il corpo e la mente. La Evangelisti si rende conto che guarire
è possibile se non si va a fondo con “la nave” e se la “parola” sarà in grado
non solo di “dare voce al mondo”, ma pure ai propri incubi sulla morte, sulla
vita, ai dubbi sul dopo e sul futuro. Inoltre, è consapevole del fatto che il
tempo colora e scolora le cose a suo piacimento, spezza rapporti affettivi e
favorisce la nascita di nuovi, ma capisce anche che il vuoto lasciato da alcune
persone amate (il padre, l’amato…) non può essere più riempito. Proprio la
percezione dell’assenza insieme al rimpianto di non aver detto o trovate le
parole adatte per esprimere i propri sentimenti all’altro domina la prima parte
del libro.
Nella
raccolta l’autrice esprime pure altre sensazioni come quelle di sentirsi un di
più, una cosa inutile o di avere speso inutilmente giorni in cerca di coraggio (Abbandono),
oppure, quelle di sentirsi persa e in preda alla paura della depressione e della
pazzia (Se me ne andassi). Ma, in lei, piano piano, nasce il desiderio di
lottare, di reagire per ritrovare se stessa (Ritorno a me) e la forza di
vivere. E in questi versi: “Da me a me ritorno. […] |Riscoprirò la vita |e il
giorno, |l’anima e |il mondo” (Respiro di luce) sottolinea come,
nonostante tutto, alla fine è l’amore per la vita a prevalere.
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Recensione |
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