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Alessia e Mirta

Ritroviamo la presenza quasi lancinante di Alessia in questa nuova raccolta di Raffaele Piazza. Alessia, ormai parte integrante del suo percorso poetico al punto da non più riuscire ad immaginare l'uno senza l'altra.

Raffaele segue lo sbocciare della sua eroina, l'accompagna nella sua scoperta della vita in ogni occasione, sotto ogni aspetto, del suo amore per Giovanni, amore presto carnale e concreto che trasforma la ragazzina acerba in una donna sensuale e appassionata. La segue al mare sulla barca, in aereo nel cielo, in viaggio, negli alberghi, nei posti dove fanno forsennatamente l'amore (con un pensiero preoccupato di lei al preservativo: reggerà ?!)

Sempre di rosa vestita nell'attesa di Giovanni, delle sue telefonate, del suo arrivo, del letto e dell'amore che li aspetta, con l'eterna domanda: mi ami?

A volte luce luna vestita, sempre pronta all'amore tra le foglie si congiunge.

Alessia sul ciglio del 2015 ripensa sotto il piumone agli studi, a Natale e Capodanno, ai festeggiamenti oltre il male e il mare.

Ma appare all'improvviso Mirta, l'amica suicida, pari a una dea sul fondale di una via. Mirta, sottofondo di dolore e di perdita, Mirta come colpa di Alessia, per non aver capito la sua sofferenza, colpa per amare la vita e l'amore al di là e malgrado il ricordo amaro incancellabile.

Amare la vita, con l'acquisto delle calze nere autoreggenti che Giovanni le toglierà con gesti lenti e sapienti che faranno crescere il loro desiderio. Cosa sono 4 € confrontati a questo piacere immenso?

Ecco che riappare Mirta ad oscurare la gioia, Mirta memoria dolorosa, Mirta cenere, presto cancellata dallo squillo di Giovanni. Intreccio eterno Eros-Thanatos. E' lui! E' lui!... Oggi ha fatto l'amore due volte... anima e corpo...

Sempre pronto ad accoglierli l'albergo degli Angeli... tutta la notte fino al termine... Si guarda sudata, spettinata e nuda... e pensa al primo orgasmo da sola... Donna Alessia, 16 anni contati come semi... nel fieno afrodisiaco, all'hotel Paradiso (Angeli e Paradiso...) Alessia, anima di stelle e luna... e tacchi alti.

Poi di nuovo Mirta, come i tocchi lugubri di una campana in lontananza, Mirta, ragazzina di 44 anni, il cui ricordo volteggia, appare, scompare e riappare sempre nel fondale dell'anima. Mirta volata via dal terzo piano della Reggia. Amicizia, fiore raro... Mirta animo di luna, ti voglio bene e ti rifletti nel mio specchio... mi hai spezzato il cuore... Però lasciami essere felice.

Parole della luna: sarai felice se sarai tu stessa... luminosa come me. Anche le stelle parlano ad Alessia e confermano: sii te stessa, nella tua nuda crudità, parla poco e vedrai la gioia nella storia dei baci e degli amplessi... E si accendono le speranze... pari a fuochi d'artificio.

Sempre più appassionata, nuda allo specchio dell'anima, calda e sudata. Squilla il campanello. Giovanni Giovanni...

Ma ad Alessia parlano anche i morti con tono leggero, ad Alessia vestita sotto di nero. Il nero, colore dell'erotismo e della morte.

Febbraio 2019

Recensione
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