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I luoghi di Sebastiano
Una intuizione straordinaria
l’aver costruito questo dialogo fra nonni e nipotina per rivisitare il passato
presentando gli accadimenti con dinamicità, spirito maieutico, allegria ed…
anche un pizzico di suspence che spinge ad una lettura “a briglia
sciolta” verso la soluzione del mistero della “scatola magica”.
La terra veneta, con i suoi
paesi, le sue geografie e la bellezza dei borghi e delle città, la storia di
questo “Robin Hood”- dice la bimba – che rincorre, nella sua breve, e
attivissima, tormentata vicenda, l’ideale cristiano dell’ uguaglianza del
diritto per tutti, suscitano un’istintiva simpatia.
Così viaggiamo volentieri
con questi nonni attraverso spazio e tempo: le vicende dei contadini, le
abitazioni, gli usi, i sacrifici, il lavoro, i panorami della terra veneta, la
storia, la guerra, le rivendicazioni sociali, le deportazioni… e non sembra vero
che tutto ciò possa risalire solo ad un secolo fa.
In certi momenti sembrano
trascorsi mille anni e non possiamo evitare allora di immergerci anche noi nel
ricordo di quando anche qui, da noi, in Toscana, la gente soffriva e lottava
allo stesso modo per vivere e sopravvivere.
Questa è una piccola saga
sociale e familiare, narrata in modo garbato e pieno di dolcezza, che riesce a
dare un quadro dell’epoca e dei fatti in maniera emotivamente toccante e forse
più chiara di un freddo testo storico. Prezioso il corredo fotografico.
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Recensione |
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