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Il libro di Fosca Andraghetti., Quello che ancora non sai ha
meritatamente avuto notevoli riscontri positivi anche nelle “alte sfere”. Per
lei, oltre al nostro amabilissimo e sempre eccellente Prof. Stefano Benassi, si
è scomodato, addirittura, il noto poeta e critico Paolo Ruffilli. Il suo lavoro
lo meritava. Lei lo meritava. La tenacia con cui ha portato avanti la sua opera
negli anni, i piccoli passi e i lusinghieri risultati ora nella poesia ora nella
prosa, lo studiare al meglio le situazioni, per rappresentarle, il suo percorso
tutto le ha dato ragione. L’ha portata più su, in un gradino dal quale può
finalmente contemplare l’essenza del suo impegno. Ruffilli ha detto di lei che
ha talento e mestiere, che il suo lavoro gode di freschezza e scioltezza e che
lo ha colpito la “femminilità dello scrivere”, che il suo romanzo è familiare,
soprattutto, nelle tre generazioni di personaggi femminili a confronto. Noi
pensiamo che Fosca sia un’amica, oltre che ormai un’affermata e conclamata
scrittrice, e il suo libro ci piace perché parla di noi, di ciò che abbiamo
vissuto o sentito un po’ tutti, dei sentimenti che tutti vorremmo che durassero,
e ci da un esempio: come si dovrebbe vivere un amore per non farlo morire.
Dunque la ringraziamo per averci fatto partecipi delle sue soddisfazioni e ci
auguriamo che, per lei, duri a lungo anche il successo, dato che l’amore ormai
l’ha trovato (uno splendido Sergio, che la guardava come un’icona sacra, in
adorazione, ha assistito commosso alle sue lodi, durante la presentazione del
libro, grazie anche a lui per questa prova).
Nota dell'autrice
Cinzia Demi - toscana di nascita e bolognese di adozione.
Poetessa, per “Il Laboratorio di Parole”, gruppo di cui fa parte, cura le
relazioni esterne e la redazione della rivista “Parole”. Ha collaborato al
catalogo per la mostra “I colori del Silenzio”, personale di pittura e grafica
di Maurizio Caruso, suo compagno. Con le scuole medie della provincia di Bologna
è in atto una collaborazione nell’ambito di un progetto per avvicinare i ragazzi
alla Divina Commedia, vista in chiave ironica, tramite suoi testi inseriti in
“Incontriamoci all'Inferno”, un poemetto di prossima pubblicazione.
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Recensione |
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