Le cose del mondo
Con questo suo
nuovo libro Paolo Ruffilli ci consegna i temi più rilevanti della sua attività
artistica degli ultimi quarant’anni. Il viaggio, la figura del padre, la
coincidenza degli opposti in una logica non binaria ma paradossale, le cose del
mondo, il corpo e la parola poetica che come una lingua di fuoco viene dal
profondo a ridare alle cose la loro vera dimensione.
Il tema del viaggio domina
l’opera di Ruffilli dai racconti dei Preparativi per la partenza al
bellissimo romanzo L’isola e il sogno e ora nella sezione Nell’atto di
partire di questa nuova
raccolta. Il viaggio è un distaccarsi dalle cose note per andare verso l’ignoto,
un partire per poi ritornare nella coscienza che “bisogna intanto perdersi/per
potersi davvero ritrovare” e questa scoperta è paradossale. Solo muovendosi sul
filo del paradosso si può comprendere a fondo l’arte di Paolo Ruffilli.
La
sezione La notte bianca approfondisce il
tema della possibile comprensione del reale solo attraverso la logica del
paradosso e quindi dell’unione degli opposti. In “Sogno di non contraddizione”
l’autore ci dice che “la molla certa/è invece la contraddizione dentro l’unità”.
L’unità dunque e non una logica binaria della ragione che cerca coerenza nel
reale. In Morale della favola l’autore
approfondisce il tema della figura paterna che aveva già affrontato in altre
opere da Piccola colazione a La gioia e il lutto ma che qui da
padre autoritario e severo diventa un padre che in fondo al cuore conosce la
paura e che dà alla figlia la solida certezza di un volto sorridente alle
spalle. Poi Ruffilli nomina le cose ad una ad una in ordine alfabetico come in
un dizionario , le cose che restano dopo la morte dell’essere umano e dopo
nomina ogni singola parte del corpo sempre in ordine alfabetico andando a
definire un “atlante anatomico”.
Ma è appunto la parola poetica con il suo suono
evocativo a dare vita alla realtà che sia cosa o corpo. E’ la “lingua di fuoco”
che scolpisce la realtà non per come sembra nel suo essere reale ma “giocando di
sponda” attraverso il paradosso e il simbolo ed il suono. E quest’opera di Ruffilli è un’armoniosa sinfonia che con il tocco della mano di un Maestro ci
porta ad approfondire sempre più il mistero della vita e della realtà. Un volume
da leggere e rileggere senza stancarsi per fare affiorare sempre nuove note ed
accordi dal cuore.
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