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I microbi impertinenti del dottor Diotisalvi
Rappresentato
Atto primo. Ambientata intorno agli anni 1925-1930…. PERSONAGGI: DR. SEMICUPI BELISARIO: anziano, sui 60 anni, vestito come nei primi del ‘900. Sovrappeso. Andatura ‘pesante’. Fare bonario, paternalistico, medico di città. Ateo e massone. DR. DIOTISALVI ANACLETO: giovane alle prime esperienze, pieno di ‘teorie’ moderne, entusiasmo dei primi anni di professione, alto, magro, idem vestito. AGNESE: servetta di famiglia. Giovane, un po’ civettuola. In una saletta d’ingresso si ode un campanello che suona. Accorre Agnese ad aprire. AGNESE: Ah! Finalmente dottor SEMICUPI! Tutta la famiglia è in ansia e vi sta aspettando! (I due medici entrano…e la servetta adocchia subito quello giovane. Levandosi mantello e cappello e posando le borse continuano a dialogare…) Dr. SEMICUPI: Eh! Cosa vuole! Un parto di qua, un forcipe di là, una brutta frattura di polso, febbroni da cavallo! E’ un brutto inverno questo! Mi toccherà cambiare Sansone! E anche il calesse non è mica messo bene! AGNESE: Sansone? Dr.SEMICUPI: Ma sì! Il mio vecchio ronzino! Ormai non ce la fa più a questi ritmi. AGNESE: Aaaah….(poi guarda il medico giovane…attendendo) Dr:SEMICUPI: ah! Sì! Vi ricordate, vero, del mio assistente, il dottor DIOTISALVI? E’ un bravo giovane! Si è appena laureato e spero proprio che aiuterà queste mie vecchie ossa ad arrivare alla pensione. Vero Anacleto? DIOTISALVI: Certamente! sarò il vostro bastone (e guardando la servetta e sorridendole)…un bastone dritto e ben robusto! AGNESE: (mettendosi a posto i capelli e la gonna, con aria civettuola…) Eh! Sì! Me lo ricordo, me lo ricordo….Vedo, vedo…un bastone veramente gagliardo… DR.SEMICUPI: Eeeeh! Che c’è? Che succede? Siete già in fregola voi due? …Questi giovani! Il fuoco nel sangue e l’aria nel cervello! Dai! Dai! Su! Andate ad annunciarci ai vostri padroni, che non abbiamo tempo da perdere!...Ma guarda un po’ cosa mi tocca vedere! Il vecchio Pallavicini che sta morendo e questi due qua che tubano con l’impudenza degli sfrontati! AGNESE: (Con un inchino) Ah! Si! Certo! Subito dottore….(e se ne va mangiandosi con gli occhi il dottorino…)…ma guardi che il vecchio…starà pur morendo, ma quel che doveva fare …l’ha fatto eccome! Secondo me sono più i figli bastardi che si lascia in terra che non i propri! DR. SEMICUPI: Siiignorina Agnese!!! Basta! Vada e non fiati più! AGNESE : Vado, vado…(ed esce) DR.DIOTISALVI:Cosa vuole…è giovane, la si deve perdonare, non sta attenta a quel che dice… DR.SEMICUPI: Aaaah! Non sognarti neanche di difenderla, eh! Ho ben visto come la guardavi! Con quegli occhi da pesce lesso non saresti obiettivo e imparziale neanche davanti alla verità più vera! (e poi osservandolo con circospezione, girandogli intorno…) Ma poi tu non mi pari proprio un tipo adatto a un sangue caldo come quella là…non mi sembri … “costituzionalmente adatto”… come avrebbe detto il compianto principe del nostro ateneo padovano, il maestro Achille De Giovanni. DR.DIOTISALVI: De Giovanni ha detto che io non vado bene per la signorina? DR.SEMICUPI: Ma ché! Ma ché! Ma cosa capisci! No, volevo intendere che il maestro, nei suoi ‘Commentarii di Clinica Medica’, ti avrebbe classificato nella prima combinazione morfologica. Con la sua ‘antropologia metrica’ ti avrebbe misurato da capo a piedi e ne saresti risultato morfologicamente i-na-dat-to, troppo alto e troppo magro, torace scarso, co-sti-tu-zio-nal-men-te predisposto alle malattie polmonari e al “mal sottile” in particolare, ovvero dicasi “Tisi”. Insomma, vita breve! DR. DIOTISALVI: Ma va! …Vita breve, dice? (e comincia a auto palparsi e a auto visitarsi, in cerca di anomalie, malformazioni e malattie nascoste……) E …Co-sti….co-sti che? DR.SEMICUPI: Cum-stare, caro mio! Stare insieme! Tutte le tue caratteristiche anatomiche e fisiologiche e psichiche ‘stanno in-sie-me’! Capito? Ognuno ha la sua ‘cum- stitutio’ e tu non hai certo la combinazione equilibrata, intermedia, muscolosa e possente! Sei un longilineo, con altezza superiore all’apertura delle braccia. .…Quindi …vita breve e non adatta alla procreazione, caro mio! DR:DIOTISALVI: (dopo un momento di panico…) Ma non mi prenda in giro! Le malattie non sono dovute alla cum….com…insomma a quella cosa lì! La cum…la co…stituzione non c’entra un bel nulla! Ma lei ha saputo delle moderne teorie del tedesco Robert Kock? E di Louis Pasteur, ha letto nulla? Le malattie sono in-di-scu-ti-bil-men-te causate da quelle cosine piccolissime che chiamano microbi, ovverossia i batteri. Ad ogni ma-lat-tia il suo bat-te- rio! Altro che co-costituzione! Le cause delle malattie sono esterne! DR.SEMICUPI: Balle! Panzane! Quisquiglie! Fandonie! A parte che quei due, pace all’anima loro, non andavano per nulla d’accordo, ma come si fa a credere che le cause ‘esterne’ siano le sole responsabili di tutti i malanni che affliggono questa povera umanita?! E le persone dove le mettiamo? E la fibra, la resistenza dei pazienti dove le mettiamo? E l’habitus ‘umorale’, la ‘complessione’, ovverossia la diàtesi, dove le mettiamo? E’ la perturbazione dell’ippocratico “consenso tra le parti” che porta alla rottura dell’unità vitale, caro mio! I caratteri ‘eccedenti’ o, come è il tuo caso, ‘deficienti’ sono i pre-stadi morbosi che portano alle malattie! Altro che microbi! E poi, caro amico, neppure l’altro tedesco, come si chiama…. DR. DIOTISALVI: …Virchow? DR. SEMICUPI: Bravo!....Neppure Virchow, con le sue teorie cellulari, gli ha dato ragione a quel tuo Kock! DR:DIOTISALVI: Ma Kock ha dimostrato che la Tisi è dovuta ad un bacillo! E precisamente al Mycobacterium tuberculosis! Come per il bacillo dell’Antrace, lui ha dimostrato che se si verificano 4 fenomeni la diagnosi è certa! 1° il microbo deve essere sempre presente nel malato. 2° si deve poter isolare e coltivare quel microbo dal malato. 3° re-inoculando lo stesso microbo in un soggetto sano, deve comparire la malattia in questione. 4° si deve poter isolare dal malato lo stesso microbo che si era isolato in precedenza. Questa è logica! Non le sue ‘complessioni’ e le sue fantasiose cum-stituzioni! DR.SEMICUPI: Giovanotto! Mi pare che an-tro-po-mor-fi-ca-men-te parlando, tu sei ‘lungo’ di fisico, ma anche di lingua eh! DR.DIOTISALVI: (capendo di essersi un po’ troppo allargato…esposto…) Emmh! Mi scusi la foga e la passione. Quando si parla di medicina, di cause esterne ed interne, di malattie, di diagnosi…io divento un altro. Mi infervoro, mi accendo, mi surriscaldo, mi ingolfo… DR.SEMICUPI: …E esplodo! Eh! Si! Amico mio, se non stai attento prima o dopo ti viene di sicuro una congestione fulminante e ci resti secco! DR. DIOTISALVI: (toccandosi i testicoli)…eeeeh! Che! Non porti scalogna, lei! Ché io vorrei vivere a lungo, e magari …godermi anche la vita! In fin dei conti ne abbiamo una sola! DR. SEMICUPI: aaah! Questo è certo! Come è certo che esiste un solo dio…quello che non c’è! Alla faccia dei preti e delle loro conventicole! E in quanto al vivere a lungo (e torna a guardare il giovane collega)….io continuo ad avere tutte le mie perplessità ‘antropometriche’sulla tua ‘cum-stituzione’:…uhm!...i-na-dat- to! Inadatto alla vita lunga e alla procreazione! DR. DIOTISALVI: Ancora! Ma io sono un grillo! Un mandrillo! Un seduttore! Un tombeur de femmes! Ovverossia le donne, io le faccio cadere tutte ai miei piedi! Altro che ina-dat-to! E in quanto alla cum-stituzione le ho già detto e le ripeto che le cause delle malattie sono altre! Sono i batteri, i microbi! Cause esterne, collega! Cause esterne! Solo e semplicemente e-ster-ne! DR.SEMICUPI: Interne! (con voci sempre più alte e alterate…) DR. DIOTISALVI: Esterne! DR. SEMICUPI: Interne! DR. DIOTISALVI: Esterne! DR. SEMICUPI: Interne! DR. DIOTISALVI: Esterne! DR.SEMICUPI: ……..(dopo un attimo di silenzio….)…eeeeee che mi dici della febbre terzana eh?! Che mi dici? DR.DIOTISALVI: Che le dico? Causa esterna! Già nel secolo scorso si era capito che la causa era un parassita! E il nostro Giovanni Battista Grassi, da poco scomparso, ha pure dimostrato che a trasmetterlo è la zanzara Anopheles! DR.SEMICUPI: Che si trova?... DR.DIOTISALVI: Nelle paludi! DR. SEMICUPI: Appunto! La mala aria è dovuta ai miasmi delle paludi! L’ambiente biologicamente avverso che colpisce soggetti deboli, denutriti, insomma con ‘complessione’ deficitaria! E lo stesso dicasi della pellagra! Questa piaga biblica del nostro Veneto! Dimmi, dimmi, a cosa è dovuta la malattia del granturco? A microbi, batteri? No! E’ il mais, che assunto cronicamente dai nostri deboli contadini, soggetti cronicamente e costituzionalmente ‘deficitari’, ne determina la diarrea e la dermatite! I soggetti costituzionalmente predisposti si ammalano e muoiono, quelli forti e robusti non si ammalano. E se si ammalano guariscono rapidamente! Non basta la sperimentazione, i microscopi e quant’altra diavoleria tecnologica, mio caro, a comprendere le malattie! Occorre anche l’osservazione attenta della tipologia morfologica delle persone e lo studio dell’ambiente circostante! Sintesi metodologica e concezione unitaria della medicina! Questo è l’insegnamento che ci ha lasciato De Giovanni! Altro che microbi! Un sano ritorno alla comprensione ‘filosofica’ unitaria dell’uomo malato! DR.DIOTISALVI: E chi le dice che dentro al granturco non si nasconda un qualche batterio specifico che…. DR.SEMICUPI: Eh! No! Eh! No! Basta con queste cause microbiche esterne, caro il mio tombeur de femmes!! Cause interne ho detto! DR. DIOTISALVI: Cause esterne! DR.SEMICUPI: Interne! DR.DIOTISALVI: Esterne! DR.SEMICUPI: Interne! DR.DIOTISALVI: Esterne! DR.SEMICUPI: Interne! AGNESE : (che rientra ) eeeh! Cos’è tutto questo baccano!? Che succede? DR. SEMICUPI: ah! Niente!... C’è qui uno che vuole ‘tombare le femmine’!! AGNESE: Tombare che…? DR. DIOTISALVI: (cercando di sviare l’argomento e di sembrare saputello…) eeemh! Niente, niente, si stava discutendo sull’etiologia di infermità, morbi, malanni, indisposizioni, guasti e contagioni… AGNESE: Aaaah! SEMICUPI: Eeeeeh! AGNESE: Bene, allora! Se avete finito di discutere di…di…con-contagioni, la padrona vi manda a dire che suo marito è lavato e pronto per la visita. DR. SEMICUPI: Ah! Si! Certo! Subito! Dai, Anacleto! Prendi borse e strumenti che dobbiamo spicciarci. Ci sono altri pazienti che ci aspettano dopo il signor Pallavicini. AGNESE: (guardando affascinata il giovane medico…) Prego, da questa parte signori dottori…
Atto Primo AMBIENTE: Camera con un grande letto, un anziano sopra disteso, con berretto di lana, tossicchiante, con attorno i familiari in cerchio PERSONAGGI: ANZIANO MALATO: GIACOMO PALLAVICINI MOGLIE (GIUSEPPA) due figli, uno maschio (RICCARDO) e l’altro femmina (FRANCESCA) AGNESE e uno o due altri servitori… Luci attenuate, tristezza per la grave malattia, preghiere sommesse, ecc. GIUSEPPA: Ah! Finalmente, dottore! Venga! Si accomodi! ….(rivolta a DIOTISALVI) Anche lei, giovanotto, venga pure avanti. (e fa sedere SEMICUPI a fianco del letto) E’ da questa notte che mio marito straparla. A tratti non ci riconosce più. Si lamenta, si gira e rigira, non ha pace…vero Francesca? FRANCESCA: Vero! E’ proprio così signor dottore. RICCARDO: Non abbiamo mai dormito per la preoccupazione! (rivolto a SEMICUPI) Pensa che sia grave? SEMICUPI: Vediamo, vediamo. Tossisce molto? FAMILIARI: Si! SEMICUPI: Spurga sangue dalla bocca? FAMILIARI: Eh! Si! SEMICUPI: Gli manca il fiato? FAMILIARI: Proprio così! SEMICUPI: Ha la febbre? GIUSEPPA: Eh! Si! Scotta da 2 giorni! SEMICUPI: Appetito? FRANCESCA: Niente di niente! Neanche un po’! Cerchiamo di fargli mangiare qualcosa, di fargli bere un po’ di brodo di gallina, un po’ di latte fresco di bestia, ma rifiuta tutto. A volte proprio non riesce a mandar giù. SEMICUPI (tirandosi su le maniche e preparandosi alla visita): Bene! Bene!....eemh! Cioè… Voglio dire che…si vede che lo accudite beeene… emmh….allora signor Giacomo, come si sente? (…e inizia a visitare il paziente, cominciando dal polso.) PALLAVICINI: (confuso, parla con fatica, bofonchia…)….eeh!...to-tosse, taaaanta tosse…male qui…(e indica il totace)… SEMICUPI: Eh! Già! Vediamo… Come ci insegna quel grande napoletano Antonio Cardarelli, l’esame obiettivo va fatto con metodo e rigore. Dobbiamo usare tutti i nostri sensi, vista, tatto, udito, olfatto e gusto come strumenti diagnostici preziosi e insostituibili. (e guardando DIOTISALVI). Lei sa cosa dice di lui il Murri di Bologna? (DIOTISALVI NEGA…) Che Cardarelli è il più grande clinico d’Italia, perché mentre gli altri dicono quello che hanno letto, lui dice quello che ha visto! DIOTISALVI: Aaaah! SEMICUPI: Dunque, dicevamo…Polso debole, 120 al minuto (guardandosi l’orologio a cipolla nel panciotto), appena percepibile (e guarda verso DIOTISALVI, come per insegnargli il metodo di lavoro e per fargli prendere nota…). Respiro frequente, superficiale…Alito fetido… (in quel mentre il vecchio tossisce violentemente) SEMICUPI: (inondato dal catarro…) Catarro colorato, abbondante, maleodorante. Pelle pallida, secca. Occhi spenti, mandibola cascante. (e rivolgendosi alle donne) Aiutatemi a metterlo seduto. (facendosi aiutare dai familiari mette seduto il vecchio e gli appoggia la mano sul torace a dx e a sn) .Su, Giacomo!...dica 33, forza! PALLAVICINI: Trrreeen…tatreeeee… SEMICUPI. Ancora… PALLAVICINI: Tren…tatreeee… SEMICUPI: (guardando Diotisalvi)…Fremito vocale aumentato! Passiamo ora alla percussione. (e comincia a percuotere a dx e a sn) SEMICUPI: Ummmh!.....Come pensavo!....Suono timpanico iperfonetico!... ……Anacleto! Passami lo stetoscopio! (e passa ad auscultare…) Ummh! …Ummh! …Notevole riduzione del murmure vescicolare, qualche sfregamento…Suono anforico sia a destra che a sinistra! Senti anche tu, Anacleto! (Diotisalvi si avvicina al letto, riceve lo stetoscopio da Semicupi e ascolta…) DIOTISALVI: Eh! Si! E’ come dite voi…un’anfora vuota proprio! SEMICUPI: Ergo?... DIOTISALVI: Cavernizzazione avanzata?.... SEMICUPI: Bravo!... ….(guardando la moglie) emh! Purtroppo siamo avanti con i conti, signora Giuseppa! AGNESE: I conti? Quali conti?... GIUSEPPA: Zitta sciocchina, che non capisci niente!....e…(rivolta a SEMICUPI)…che dice dottore?... Dobbiamo prepararci…? SEMICUPI: (mettendo paternamente una mano sul capo del vecchio) Eh! Si! Inutile portarlo in ospedale dove lavoro. Non si potrebbe fare di più. La malattia è in fase molto avanzata. FRANCESCA: Ma…ma….come è possibile? Come è successo? Perché? Fino a pochi mesi fa stava bene. Tossiva solo un po’…e adesso voi ci dite che…che…dobbiamo prepararci?! Ma come mai!? Qual è la causa? SEMICUPI: Eeeeh! Vede cara signorina….suo padre è un soggetto mor-fo-lo-gi-ca-men-te astenico, longilineo, fragile, torace piccolo….antropometricamente predisposto alle malattie di petto. E questa è proprio una tisi galoppante! (e guardando ANACLETO) vero Anacleto?...Prima combinazione morfologica di De Giovanni! I-na-dat-to! DIOTISALVI: Però alla sua età c’è arrivato! E non mi pare neppure (guardando i figli del paziente) che ci siano stati problemi di …pro-cre-a-zio-ne…! SEMICUPI: Emmh! Eeee …può capitare, può capitare….ma se continui a fare la vita del “viveur”…non ci arrivi mica a questa età, eh! …“Tombeur de femmes “!! AGNESE: Eh? Ancora! Cos’è che tomba lui? (guardando DIOTISALVI con fare da gelosa) DIOTISALVI: Ma no! Niente! E’ un modo di dire, …diciamo …una malattia della vita…un’inezia…un brufolo in una pelle apollinea… SEMICUPI: Uuh! Pel-le apol-linea eh? Vedremo…vedremo, caro il nostro ‘…pol-lo’ ! (il malato tossisce ripetutamente, richiamando l’attenzione di SEMICUPI) SEMICUPI: Dunque! Continuiamo. Ha defecato? (E fa la palpazione dell’addome) GIUSEPPA. Un po’… SEMICUPI: Vedere! Vedere! Anacleto! Guarda e riferisci! (GIUSEPPA prende il vaso da notte e lo fa vedere a ANACLETO, chiaramente infastidito dalla cosa…) ANACLETO: Colore marrone scuro, odore ‘sui generis’, consistenza poltacea, quantità scarsa. SEMICUPI: Bene! Ha urinato? (e percuote l’addome…) FRANCESCA: Si! Si! Certo! Ma …pochino… SEMICUPI: Vedere!...ANACLETO! Procedi! FRANCESCA: (porge un altro vaso ad ANACLETO) ANACLETO: Colore giallo carico, con tracce di sangue. SEMICUPI: Ummmh!....e poi? ANACLETO: (sempre schifato…) Odore ‘sui generis’, quantità scarsa, sapore….(e intinge il dito…) acido, ma non dolciastro. SEMICUPI: Quindi? ANACLETO: Niente diabete. SEMICUPI: Bravo! GIUSEPPA: Allora dottore? FRANCESCA: Allora? RICCARDO: Allora? (nuovi e insistenti colpi di tosse del malato) SEMICUPI: (alzandosi dalla sedia e portandosi un po’ lontano dal letto, facendo cenno ai familiari di avvicinarsi) Eeeh! Come pensavo e dicevo, dopo avere constatato ‘de visu’ (e si porta le dita agli occhi) la situazione critica di Giacomo, penso che non gli restino molti giorni da vivere. Dovete avere coraggio, essere forti, stargli vicino, confortarlo, avere molta pazienza. Dobbiamo accompagnarlo insieme all’ultimo passo…lasciando accesa comunque la speranza. Fargli sentire che ha una famiglia intorno a lui. Dovete ricordare che la morte fa parte della vita, ne è la fase conclusiva, in qualche modo la completa. Dovete mantenere la calma e la serenità. Se poi credete in un’altra vita, è più facile…immaginate che finirà di tribolare e avrà il conforto di Dio e dei Santi. Io passerò tutti i giorni, a portare il mio sostegno e un po’ di tranquillità…per quello che posso. (i familiari col capo chino, mesti, silenziosi…) GIUSEPPA: Grazie, dottore. Grazie per le sue parole e per la sua disponibilità. Faremo come lei ci consiglia. RICCARDO: Si! Se deve morire, è meglio che succeda qui fra noi, nel suo letto, nella sua casa, accudito da noi e dalla servitù. Bisogna morire come si è vissuti…a casa propria! FRANCESCA: Grazie, dottore! Grazie! Terremo presenti i suoi consigli preziosi. SEMICUPI: …Ora devo proprio andare. Mi aspetta un parto difficile, e credo che dovrò usare il forcipe, perché ‘sto bambino non vuol proprio nascere da solo!...ANACLETO! Raccogli tutto e andiamo! (e si appresta ad uscire dalla camera con ANACLETO…brontolando a voce alta, mentre i familiari tornano attorno al letto del vecchio)) SEMICUPI: Eh! Si!...la vita è proprio così! C’è chi nasce e c’è chi muore! Siamo solo una ruota che gira, che gira…e nessuno ci chiede se siamo d’accordo di salirci sopra!... C’est la vie!
Atto Secondo AMBIENTE: sala d’attesa di un ospedale…(di fine XX° secolo) PERSONAGGI: DIOTISALVI, 94 anni, ben portati, usa il bastone, attende la visita specialistica dell’urologo GERONIMO TIRALACQUA, giovane paziente ipocondriaco, ansioso, nevrotico, un po’ effeminato. CRISTINA, infermiera aitante e generosa di forme, ampio decolté, seduta alla scrivania CRISTINA: Entri! Entri, dottor DIOTISALVI! Fra poco tocca a lei. (DIOTISALVI entra, camminando col bastone, e guardando con occhio birichino l’infermiera) DIOTISALVI: Arrivo, arrivo. …Ma lo sa che lei mi ricorda Brigitte Bardot! CRISTINA: Eh! Si! Buonanotte!...e lei mi ricorda Mago Merlino! DIOTISALVI. Eh! Magari! …Farei di quelle magie che so io…! (e continua a guardare il decolté…) CRISTINA: Mi sa che questa mattina lei ha mangiato peperoncino e ostriche! DIOTISALVI: Io? No! No! …E’ che… a ormoni sto ancora molto bene…ehm…doti personali. Sa come mi chiamavano da giovane? CRISTINA: (CIVETTANDO…) No…sentiamo… DIOTISALVI: “Tombeur de femmes”! CRISTINA: Ma va?!...Su, Su, non faccia troppo il galletto, che alla sua età le può far male. Si sieda qui e stia buono, che fra poco il medico la chiama. DIOTISALVI: Peccato, per lei! Quel che è perso è perso…(e va a sedersi) GERONIMO: (rivolto a tutti e a nessuno) Uffa! Sono stanco di aspettare! Dopo tre mesi di attesa per l’appuntamento, adesso mi tocca anche aspettare tre ore per una visita urologica! E’ una cosa oltremodo biasimevole!...direi quasi oltraggiosa!…per non dire invereconda! CRISTINA: Uhm!...vediamo….(e guarda gli appuntamenti) lei è…? GERONIMO Geronimo Tiralacqua!...Ci sono? Mi trova? Guardi che avevo prenotato, eh! CRISTINA: Ah! Si! Ecco….fra 10 minuti la vede il dr. Murialdo. Aspetti tranquillo ancora un po’. GERONIMO: Ancora un po’, dice? Uhm…e intanto sto male! Anzi! Sto malissimo, adesso che ci penso!...il dr. Murialdo, ha detto?...Uhm… (e rivolgendosi specificamente a DIOTISALVI)… Ma lo sa cosa ho letto in in-ter-net ieri sera? DIOTISALVI: (che è un po’ sordo) Nnnno…l’Inter ha vinto? GERONIMO: Ma che c’entra la squadra dell’Inter! Sto parlando di internet! DIOTISALVI: Mai sentito nominare….sa, alla mia veneranda età di 94 anni, non bado troppo alle cose moderne. Per caso è una nuova malattia? GERONIMO: Una nuova malattia!? Ma dove vive lei? Bella questa! Ma lei non ha un computer a casa? DIOTISALVI: Vade retro satana! A casa mia quella scatola maledetta non ce la voglio proprio! Mi hanno raccontato che quel coso fa quel che vuole. Tu stai lavorando…e lui si impianta! Tu hai fretta …e lui rallenta! Tu lo accendi…e lui si spegne! Dicono che siano delle nuove specie di microbi… GERONIMO: Microbi? DIOTISALVI: Si! Microbi! …anzi Virus! GERONIMO: Ah! Beh! Basta avere un buon antivirus, e tutto si risolve. DIOTISALVI. Antivirus?...Vuol dire un vaccino! GERONIMO: Ma quale vaccino! Ma lo sa che lei è un bel tipo!...Comunque vuol sapere cosa ho trovato in internet? DIOTISALVI: Dica, dica. GERONIMO: Che gli urologi…sono tutti sadici o omosessuali! DIOTISALVI: Ma va!? GERONIMO: E infatti…come spiega che sono tutti maschi? …Alcuni sono anche di bella presenza…ma la maggior parte…!! Se non avessi un bruciore qui dietro (e indica il sedere…) non ci verrei proprio in questo ambulatorio! DIOTISALVI: Beato lei che ci viene per questo motivo! (e sottovoce…) Io ci vengo perché…non mi funzia più regolarmente…! GERONIMO: (a voce alta…) Che cosa non le funziona più? CRISTINA: (che ha capito tutto…) Eh! Ma cosa vuole che le funzioni ancora a lei? Si metta tranquillo…che va a farsi male da solo! DIOTISALVI: Ma signorina! Lo sa come mi chiamano ancora nel mio quartiere i miei amici? Il Casanova della quinta età! Eh! Ho una reputazione da difendere, io sa! CRISTINA: Caro signore, è meglio che si dia una calmata…non vorrei che le capitasse come a al mio povero zio… DIOTISALVI e GERONIMO: Che cosa gli è capitato? CRISTINA: (controllando delle carte sul suo tavolo…) Anche lui voleva fare il ‘tom..il tum…il tambur’…insomma quella cosa là che ha detto prima… DIOTISALVI e GERONIMO: E allora? CRISTINA: A forza di ‘tombare’ si è tombato da solo! DIOTISALVI: Ah! Morto sul campo di battaglia! Bella morte! La migliore, direi? Vero giovanotto? GERONIMO: Ma…io non saprei…dice? DIOTISALVI: Dico! Dico, giovanotto! Ma… lei mi sembra un po’ strano, un po’ palliduccio, un po’ flaccidino, si sente bene? GERONIMO: Ah! Proprio di questo voglio parlare al medico! Non mi sento niente bene…Anzi! Se devo essere sincero…non mi sento proprio! A parte il bruciore là…è tutto il fisico che non risponde, che non va…una fitta qua (e si tocca lo stomaco), una pesantezza quassù (e si tocca la nuca), un dolorino qui (e si tocca il gomito dx), un in-for-mi-co-la-men-to qua sotto (e si tocca il piede sn), e poi quando faccio la pipì ho un fastidio che parte dalla schiena e arriva all’inguine. E’ come una scossa nervosa, e si associa spesso a un singulto strano, una specie di ‘succussione diaframmatica, cui fa seguito un’emissione rumorosa di aria …poco raccomandabile. E poi mi prude il fondoschiena che non vi dico, e poi… DIOTISALVI: Eeeeh! Ma caro giovane, meglio che ti vai a far benedire al Santo! Mai sentito un simile cumulo di disturbi! Sembri un vero trattato di medicina!...Chissà quanti batteri ti pullulano in corpo a te!...Ma ti è rimasto qualcosina…di sano? GERONIMO: Eh! Come la fa facile lei! (e rivolto ad entrambi) Voi non potete capire…non avete tutti questi malanni che ho io…non soffrite come soffro io! DIOTISALVI: Giovanotto! Io alla sua età saltavo i fossi per lungo! CRISTINA: Ma guarda! I fossi per lungo, eh? Novello Rambo, eh! DIOTISALVI: Beh! Non faccio per vantarmi, ma io ho sempre avuto tutte le mie cosine al posto giusto e…funzionanti! Alto, asciutto, muscoloso, aitante, slanciato e …soprattutto potente. CRISTINA: Ma va!? DIOTISALVI: Eh! Si! E pensare che il mio vecchio maestro, il dr SEMICUPI, mi considerava costituzionalmente astenico! …di fragile ‘complessione’…assolutamente i-na-dat- to alla procreazione! Pfuh! Diagnosi errata, caro maestro! Diagnosi scandalosa- mente errata! …D’altronde, a quei tempi, avevano la strana mania di misurare col metro ogni cosa! GERONIMO: Ma, senta…ma lei non ha neanche un dolorino? Un fastidio alla prostata? Un mal di testa?...una colichetta? …un bruciorino di stomaco?...insomma qualcosina che le faccia compagnia durante la giornata… DIOTISALVI: Mai! GERONIMO: Qualche perditina di urina?...qualche mancanza di fiato?...qualche acciacchetto? DIOTISALVI: Assolutamente! GERONIMO: Ma, però usa il bastone! DIOTISALVI: (guarda il bastone, come se si accorgesse solo ora di averlo) Il bastone?...Ma no! Non è un vero bastone!...èèèèè…come un grazioso négligé da passeggio! Una piccola mania da gentiluomo! Un prêt à porter da scapoloni!...una sine-cura! GERONIMO: Aaaaaah! CRISTINA: Eeeeeeh! GERONIMO: Però…mi scusi, ma mi sembra che, comunque, …lei tremi un pochino… DIOTISALVI: Dove? GERONIMO: Lì…alle mani… DIOTISALVI: …Qui?...ma no! Ma quale tremore! …Questo è un semplice tremito giovanile! Un fremito …come dire…emotivo! Ma lo sa che la prima volta che ho conosciuto bi-bli-ca-men-te una donna tremavo così? CRISTINA: E ti pareva! Anche la Bibbia adesso! E Noè, dove lo mettiamo? Quello sì che si è dovuto dar da fare per ripopolare il pianeta, eh?! DIOTISALVI: Eh! Lo so! Sono nato nell’era sbagliata! Bei tempi , quelli! (suona un campanello- cicalino…) CRISTINA: (risponde…) Ah! Va bene! Ok! (guardando DIOTISALVI)…tocca a lei, caro il mio viveur! GERONIMO: Ma! E io?.. CRISTINA. Lei lo aspetta il dr. Murialdo! Un marcantonio! Un vero ‘bronzo di Riace’! Vedrà! GERONIMO: Uuuuuh! Aih! Aih!
Atto Secondo AMBIENTE: Saletta di visita della dr.ssa MANOSANTA, con lettino sullo sfondo ,e una grande scrivania, piena di telefoni, computer, agende, lampade, ecc. PERSONAGGI: dr.ssa MANOSANTA. DR. DIOTISALVI (la dottoressa, giovane, dinamica, ipertecnologica, è impegnata in una serie di continue telefonate…come se fosse un radio-taxi… DIOTISALVI entra piano e attende, guardandosi intorno…) MANOSANTA: Si? Ah! Si! La TAC al 14 va bene! Al 21 i raggi! Al 60 la risonanza! No! No! Al 13 no! …al 5 la flebo elettrolitica! Al 30 un clistere! Al 44 lettera dimissioni! Come? Si! Si! Vada! Vada! Le ho detto che vada! (e guardando di straforo DIOTISALVI) Venga! Venga!....e venga, no?! DIOTISALVI: Chi? Io? (e avanza piano) MANOSANTA: (scartabellando i fogli che ha davanti…) Dunque…vediamo…(sottovoce…) DIOTISALVI (poi con voce normale, sfo- gliando) DIO…DIO…DIO…(a voce alta) Non c’è!... Cristina! Non c’è! DIOTISALVI: Vero! Vero! Neanche ad Auswitz c’era! E anche adesso, con i tempi che corrono, mi pare che non si sa bene dove si sia cacciato! MANOSANTA: Come dice? DIOTISALVI: Ah! Niente, niente! Elucubrazioni di un vecchio laico. MANOSANTA: (si alza dalla sedia e porge la mano al paziente) Piacere! MANOSANTA! DIOTISALVI: Ah! (E le guarda la mano…)…Beh! Santa o peccatrice…è una gran bella mano! Morbida e ben curata! MANOSANTA: Ma che dice! MANOSANTA è il mio nome! DIOTISALVI: (guardandosi intorno…) ma e il medico, dov’è? MANOSANTA: Ma sono io il medico!...Su! si accomodi! DIOTISALVI: Lei?! MANOSANTA: Si! Perché? Che c’è che non va? DIOTISALVI. C’è! …Eccome se c’è! ……Ma… per i problemi…ehm degli uomini…e non ci vogliono i medici maschi? Gli “u-ro-lo-gi”? MANOSANTA: Ma bravo! E allora com’è che per le donne ci sono ancora quasi tutti ginecologi maschi, invece che ginecologhe? E’ una questione di …pari opportunità, caro signor Diotisalvi! DIOTISALVI: Pari che? MANOSANTA: Lasciamo perdere, va! Su! Si accomodi! DIOTISALVI: Beh! Potrei magari…tornare la settimana prossima, che dice? MANOSANTA: Ma no! Ma no! Stia tranquillo! Si accomodi! DIOTISALVI: (si avvia poco convinto verso il lettino, certo di essere visitato) MANOSANTA: Ma dove va? Venga qui, le ho detto! Su! Non mi faccia perdere tempo! DIOTISALVI. Ma non mi visita? MANOSANTA: Ma quale visita! Quale visita! Venga qui le ho detto! (e mentre la dottoressa continua a sfogliare carte, suona più volte il telefono…) MANOSANTA: Si? All’obitorio? Eh! Di qualcosa bisogna pur morire, no?!....Ah! Certo! Il 15 no! Lo lasciate sul letto fino a che non vedo le lastre!... (la dottoressa mette giù il telefono….ma questo squilla subito di nuovo…) MANOSANTA: Ha chiamato il pronto soccorso? Va bene! Fra poco arrivo! Fatta la TAC al 3? No! No! Non è necessario che lo veda! Mi basta la risposta. E l’ecografia al 7? (intando DIOTISALVI si accomoda e comincia a monologare da solo…) DIOTISALVI: Mah!... Una volta ti scrutavano da cima a fondo, il colore della pelle, l’aspetto delle mani, il gonfiore delle gambe; ti prendevano il polso, auscultavano i polmoni, ti percuotevano con le dita a destra e a manca, ti palpavano, assaggiavano le urine, studiavano le feci, la saliva, il catarro…e alla fine potevi anche guarire! Adesso…tac! Pet! Eco!... Risonanze! Scintigrafie! Doppler!... Cicloergometri! Spirometri! Audiometri!... Plicometri! Holter! Flussimetri!...e poi muori! MANOSANTA: Come dice? DIOTISALVI: Ah! Niente, niente. MANOSANTA: Allora, vediamo! Diotisalvi Anacleto. Aaaah! Vedo che lei era un collega medico! DIOTISALVI: Come ero? Non sono mica morto, sa! Sono ancora iscritto all’Ordine! MANOSANTA: Ah! Certo! Certo!...Dunque…data di nascita…1903!? Novantaquattro anni!? E dove li tiene? DIOTISALVI. Eh! E’ appunto perché non li tengo più…che sono qui! MANOSANTA: Come non li tiene più? DIOTISALVI: Ecco! Vede…ehm…come posso dire…sa, io avevo una certa reputazione… maschia, m’intende? MANOSANTA: Maschia? DIOTISALVI: Sì!...maschia!...Potenza virile, capisce? Insomma, avevo ancora i miei giri… MANOSANTA: Ma va?! …E adesso, cos’è successo? DIOTISALVI: (con aria triste, depressa…) Finito! Muto! Impunito! Pendulo! MANOSANTA: (sorridendo con ironia…) Aaaah! Ora capisco! Caro Diotisalvi, a 94 anni questo è l’ultimo dei suoi problemi! Mi creda! Con un piede nella fossa… DIOTISALVI. Come nella fossa!? MANOSANTA: Mi scusi, è un modo di dire…insomma, alla sua veneranda età i problemi di erezione sono facezie, quisquiglie, baggianate…fuochi fatui! DIOTISALVI: Fuochi fatui?...Ma io sono ancora pieno di vita! Io…io… MANOSANTA: Si! Lo so! Lo so! Anche lei come tutti, eh! Ma non ha ancora capito che siamo stati fatti con lo stampino sbagliato? DIOTISALVI. Stampino sbagliato? MANOSANTA: Ma si! …Psi-co-lo-gi-ca-men-te fatti per l’eternità, ma…ge.ne.ti-ca-men-te determinati…all’exitus! DIOTISALVI: …Exitus… MANOSANTA: Ma si! Biologicamente fatti per morire! Non le sembra una gran trovata? Per lo meno davvero cinica, no?!...Ci fanno per l’eternità e poi…zac! (e si taglia il collo col dito). DIOTISALVI: …Urologa e anche filosofa! MANOSANTA: Ok! Ok! Basta con le chiacchiere! Veniamo al punto! DIOTISALVI: Appunto! Ecco, io vorrei…non si potrebbe avere…una soluzione definitiva? MANOSANTA. Definitiva? DIOTISALVI: Si! Ecco! …magari un bel… trapiantino! Una cosa veloce, semplice, indolore e via! MANOSANTA: Eh! Ma bravo il collega! Anche lei ha preso il vizio, eh? DIOTISALVI: Quale vizio? MANOSANTA. Quello del tutto e subito, eh? DIOTISALVI: Come, come? MANOSANTA: Ma si! I pazienti ormai vogliono tutto e subito! Niente code, niente file, niente appuntamenti, niente attese…insomma i pazienti …non sono più pazienti! Invece bisogna capire che “questo passa il convento”! cioè lo stretto necessario!...E non mi pare che ‘il trapiantino’ sia una cosa molto necessaria, per lei! DIOTISALVI: Ah! Questo lo dice lei!...ma…(e indica l’interno dell’ospedale) e dentro…dentro al convento…come se la passano? Le ‘gerarchie’, i direttori generali, i sottodirettori, i capi gabinetto, i capi settore, i primari …come fanno? …Loro se lo fanno il trapiantino? MANOSANTA: Ah! Io non so niente! Io faccio solo il portinaio qui! E non mi impiccio degli affari ‘alti’! DIOTISALVI: Aaaah! MANOSANTA: Allora, vediamo…quando ha fatto l’ultima visita? DIOTISALVI: Mai! MANOSANTA: Come <mai>? DIOTISALVI: Dalle disgrazie mi guardi Iddio, se c’è, che dai medici mi guardo io! MANOSANTA: Ah! Bella opinione ha di noi medici! (E guardandolo con attenzione)…comunque lei è in ottimo stato, sa?...Porta bene la sua età! DIOTISALVI: E dagli con l’età! MANOSANTA: Sono convinta che se le applicassero le nuove scoperte della genetica, della farmacogenomica e della metabolomica troverebbero un soggetto quasi perfetto, con un polimorfismo eccellente: insomma un ‘metabolizzatore veloce! Buoni cromosomi! Buoni sistemi enzimatici!...metaboliti che la rendono adatto a tutte le cure, insomma ‘far-ma-co-lo-gi-ca-men-te onnivoro’! E queste cose spieghereb- bero anche…ehm …questo suo lento invecchiamento. DIOTISALVI: Beh! Lento invecchiamento…mi piace di più! MANOSANTA: E comunque, nonostante questa buona salute, è chiaro che il tempo passa anche per lei…e quindi i suoi geni, compresi quelli predisposti alla potenza erettiva, si …come dire…si stanno ritirando in buon ordine… DIOTISALVI: Bah!...io credo che tutta questa genetica, tutta questa poli…poli-bolomica, …insomma tutta questa <gnomica>, come diavolo la chiama lei, non voglia dire un bel nulla! A questo punto mi lasci dire la mia…in fin dei conti sono ancora un medico. MANOSANTA: Dica, dica! DIOTISALVI: Ecco, vede…io penso che alla base di tutto, di questo mio ‘lieve invecchiamento’ (compresa – naturalmente – quella cosina di cui si diceva prima) ci potrebbe essere una causa …esterna! Cioè un qualche microbo, che ne so, un batterio particolarmente gerontofilo, o necrofilo, che va a minare il mio forte fisico, e lentamente lo logora, lo scardina, lo digerisce come la gelatina dei terreni di coltura…eh! Che ne dice, di questa mia diagnosi? MANOSANTA: Ma no, caro collega! Qui non c’entra nessuna causa esterna! Nessun microbo necroforo! Qui si tratta di genetica, di ereditarietà! Insomma, è una questione di ‘costituzione’! DIOTISALVI: Costituziooone!? MANOSANTA: Ma si! Lei ha una costituzione, geneticamente determinata, che si sta indebolendo, mese dopo mese! DIOTISALVI: Eh no! Ancora con ‘sta costituzione! Basta! Non voglio più sentir parlare di costituzione, di complessione, di habitus morfologico! Lo dicevo anche al mio vecchio maestro SEMICUPI! Basta! Non ne posso più! (e si alza dalla sedia e si avvia verso l’uscita) MANOSANTA: Ma che fa! Dove va!? DIOTISALVI: Me ne vado! Se no succede che accoppo qualcuno! E allora sì che mi tocca andare a co-stituirmi! Via! Me ne vado! Tzeh! La Costituzione! Mi fa ridere lei! Tzeh! DIOTISALVI ESCE E CALA IL SIPARIO © Roberto Fassina, dic. 2012 |
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