Paesaggi
& Figure
Sul filo
della memoria scorre la narrazione di Franco Orlandini, insegnante e poeta, che
ritrae luoghi e personaggi a lui cari con tono affettuoso e malinconico.
L’operazione non può essere considerata gratuita perché i continui riferimenti
storici fanno sì che i ricordi non siano mai fini a se stessi. Sono proprio
queste allusioni a rendere il racconto interessante a chi legge, come quando,
nel bozzetto incentrato sullo zio commerciante, Orlandini si sofferma
sull’entrata in guerra dell’Italia a fianco della Germania durante il secondo
conflitto mondiale.
Fuori
discussione la fantasia e la capacità descrittiva di questo eclettico scrittore
- avverso alla mentalità angusta della provincia in cui è cresciuto - che
arricchisce il testo con i suoi disegni, alcuni dei quali autoritratti.
Nella
seconda parte del libro, in cui prevale l’impronta saggistica (si leggano i
resoconti sul sessantotto, sull’attentato ad Aldo Moro, sul pontificato di
Giovanni XXIII), Orlandini manifesta tutto il suo disappunto per la decadenza
che caratterizza la situazione attuale.
Tuttavia,
è nella contemplazione della natura che emerge la sensibilità raffinata
dell’Autore che ci regala anche un toccante omaggio alla madre scomparsa.
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