Voci
nel tempo 2
La
raccolta “Voci nel tempo” si arricchisce di altre quindici recensioni a romanzi
di autori classici (Hemingway) e moderni (De Lillo), riletti secondo lo stile
personale di questo eclettico giornalista, poeta e scrittore.
Schiavi non recensisce un testo in modo rigoroso e distaccato, preferisce
commentarlo e sottolinearne il messaggio, procedendo per intuizioni e
riflessioni e, infine, riportando frammenti di dialoghi.
È il
caso di “Punto Omega” di De Lillo, affascinante meditazione sul tempo e sul
destino di tutti noi. L’inatteso spingerà il cineasta e lo studioso a fare
ritorno in quella città da cui sono fuggiti per rifugiarsi in un posto perduto
nel deserto.
Schiavi coglie perfettamente il senso del romanzo quando scrive: “Nell’opera di
Don De Lillo la storia dell’uomo non è nell’Iraq in guerra; la storia dell’uomo
è qui nel deserto, dove tutto è silenzio, solitudine, nascondimento. Dove l’uomo
cerca – disperatamente - di togliersi di dosso tutte le responsabilità del suo
vivere”.
Comun
denominatore dei testi selezionati è la meditazione lucida – condotta con toni
ora desolati (“Cattedrale” di Carver) ora ironici (“L’uomo che non voleva
alzarsi e altri racconti” di Lodge) - di un’esistenza umana vissuta tra
turbamenti e ipocrisie, ambizioni frustrate e volontà di redenzione.
Ecco
il recensore cedere “il posto all’uomo” che, grazie ad accostamenti originali (Cèline
indagato attraverso la pittura del Goya), propone nuove chiavi di lettura per
stimolare la curiosità di chi, per ignoranza o trascuratezza, non conosce le
opere analizzate e finirà magari per acquistarle.
Di
Schiavi si appezza lo spirito inquieto che lo pone in antitesi a una critica
letteraria che sfocia nella pedanteria. In queste pagine si coglie la passione
più che il mestiere, la voglia di raccontare ciò che si ama per comunicare le
emozioni provate a lettori distratti quanto frettolosi.
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