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l'isola e il sogno
E’ una narrazione accattivante e avvolgente, dal tono amabile,
che evoca la complicità del lettore, l’attenzione affettuosa; ed è nitida e
piana, capace di assorbire, in modo naturale e morbido, le molteplici
trasposizioni temporali sull’onda delle evasioni dal presente nel mondo
protettivo e rigenerante del sogno e del passato.
C’è una struttura da “dilazione”, mimetica del personaggio
centrale, un clima di sospensione del tempo attivo nel calmo allinearsi dei
ricordi, nell’ondoso srotolarsi dalla fecondità della memoria di episodi
illuminati da dialoghi puntuali e godibili, in analogia col mare che, pur nel
ritmico ritorno delle onde, sembra immobile dentro la luce del viaggio.
Il nucleo, quasi il gorgo, per conservare la similitudine
col mare, da cui tutto si genera e si svolge, è l’incapacità di decidere del
protagonista, di scegliere tra due figure femminili opposte, tra la castità di
un’amicizia confidente e la sensualità della passione, e, in senso più ampio, di
elaborare e conciliare disposizioni interiori divergenti nei confronti della
vita.
Pertanto, un dramma psicologico, delineato con tratti
rispettosi e leggeri, che prende forma, più in profondità, dal contrasto tra
l’idealismo caratteriale, i vincoli educativi interiorizzati, la propensione a
coltivare la fantasia e a godere del sogno da una parte, e il fascino
dell’estroversione nell’abbandono alla piena felicità dei sensi profferta
dall’esperienza siciliana dall’altro; contrasto che incorpora i paesaggi: quello
cupo e brumoso, nelle sue linee gotiche, del Friuli nativo, sfumato e ritroso, e
quello travolgente dei sensi per luce, colori e profumi dell’Isola, violento e
pigro.
E il mare, in mezzo, che può essere visto come simbolo
della sospensione e dell’indugio, dell’attardarsi nel mondo delle emozioni e
dell’idealità giovanile, suggellerà in modo tragico la tragica impotenza di
Nievo, in viaggio tra le due sponde della sua anima, destinate fatalmente a
rimanere poco più che miraggi.
Alla
fine, si può immaginare d’intravvedere, nell’interna reciproca rispondenza delle
componenti del romanzo, la creazione di una grande composizione simbolica, di
rintracciare un coerente complessivo disegno.
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Recensione |
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