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Viaggio a Terranova con neri
cani d'acqua
Nell'itinerario segmentato di
R. Onano (cfr. la mia nota in “ilfilorosso”, 10/1991), il “Viaggio a
Terranova con neri cani d'acqua”, volume antologico in cui si ripropongono
anche testi scelti dalle raccolte precedenti, attraverso i venti momenti/testi
inediti documenta eventi, cose, esperienze, pensieri lungo un percorso non privo
di insidie, dove Terranova è luogo di tensioni e di svelamento, centrali i “neri
cani d'acqua”, “magri”, che, con i loro “grandi occhi rossi nella motte”,
costringono al silenzio e, all'alba, a una disperata fuga tranquilla, in fila
indiana, verso la città, in cui, ormai senza mercanzia e spogli, non è possibile
concludere buoni affari.
Qui il viaggio di R. Onano si
spinge oltre; varca insomma i confini, per un altrove in cui gesti come pensieri
etc. possono essere visti dall'altra parte; per cui sembra che questo viaggio
sia una discesa verso il baratro del mondo o della coscienza, nello sforzo di
cogliere gli spazi d'attesa entro cui le cose scorrono col rischio di non
lasciare alcuna traccia. Un viaggio, quindi, anche nelle zone d'ombra, nel
sepolto.
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Recensione |
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