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Tra quercia e Ulivo
È un fermento di
idee, di operatività ed operosità su più direttrici, dalla poesia alla grafica,
dalla pittura alla poesia visiva, alla scultura, alle variegate produzioni
artistiche: Michele Martinelli, è tutto questo... e, forse, è tutto quanto va
oltre i percorsi artistici propriamente detti. L'artista, nato nel '40 a
Valenzano, nel Barese, vive ed opera nella città dei Sassi da quarant'anni. È
fortemente legato al proprio territorio: "In terra di Lucania | le spighe si
piegano | nella bocca del vento |..."; "Sulle brune zolle | di Puglia
| ulivi di
vecchia stirpe | innalzano le fronde...".
Il suo essere e il suo fare si
estrinsecano attraverso un armonico mix dei vari filoni dell'Arte, proponenti
una poesia che lascia percepire colori, forme, segni e storie dei vari messaggi
visivi ed una pittura che 'parla' con i versi, con la ritmica musicalità dei
sentimenti. I tanti segni sollecitano emozioni, che divengono per i Cultori
una sorta di pass per entrare nella realtà di un poeta-pittore-scultore, che a
volte dissacra, a volte ironizza. a volte gioca sulle tante contraddizioni
emergenti. Le stesse titolazioni delle opere ri-tratti ri-disegnati, Spunti &
Disappunti, La luna nel pozzo... portano lontano, richiamano metafore,
aforismi. Nel contempo, la produzione poetico-pittorica è uno stimolo a
'costruire' valori nel solco della riflessione serena, positiva nei messaggi. Messaggi, tra
l'altro, che lasciano cogliere uno spirito di religiosità attraverso la silloge
"La tuia fede": un invito alla preghiera, alla ricerca. L'operatività di
Martinelli spazia dal sociale alla natura, alla politica, al fantasioso, alle
degenerazioni del vivere civile e a tutto ciò che genera pensieri e segni. Il
suo studio, in via Pentasuglia 22, presenta una varietà di opere su tela, con
tecnica mista, produzioni in versi e sculture... Quadretti lucani,
elaborazioni di Mailart, originalissime ventole. Le ventole, ventagli a
banderuola, divengono per Martinelli elementi d'Arte: simbolo ed alfabeto di
antiche civiltà: 'status symbol'. Sono, altresì, un richiamo alle tradizioni e
ad una forma di pietas popolare (tanti sono i santi raffigurati. tra cui La
Madonna del Pozzo di Capurso). Il vento crea l'aerodinamicità degli artistici
manufatti dalle forme (bandiere, maschere, foglie, gnomi...) e dai colori
variegati, autentici esemplari da collezione. Ogni situazione o contesto
sociale-economico-politico diviene segmento di analisi e rappresentazione per
l'homo faber Martinelli che descrive focolai di guerra nei vari angoli del
mondo, disserta Tra Quercia e Ulivo (raccolta di liriche in cui non usa
le cesoie, ma la moto-sega per sfrondare 'vecchio e nuovo'). Taluni versi
'dipingono' opportunamente certe
contestualizzazioni: "Non cercate disperatamente | i mostri sacri delle guerre
| che imbiancati come sepolcri | son pieni d'ogni zavorra" (da "La
guerra in
frammenti di poesia"); "Poteri forti! | Poteri deboli! | Potenti tutti
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s'inciuciano e s'inc... per i poteri inesistenti" (da Tra Quercia e Ulivo)...
Il Maestro provoca, va controcorrente, percorre i sentieri di un paesaggio
espressione del Creato, ricerca e colora gli elementi che promuovono la
crescita della Persona. Michele Martinelli, già docente di discipline
Geometrico-Architettoniche e Arredamento al Liceo artistico di Matera,
insegna Disegno e Pittura presso l'Università della Terza Età e dell'Educazione
Permanente (Unitep). Tanti sono i riconoscimenti artistici ed accademici
conseguiti (nel 1987 è stato insignito quale Benemerito della Scuola, della
Cultura e dell'Arte, dal Presidente della Repubblica Italiana Francesco
Cossiga). È presente in numerosi volumi, antologie e cataloghi d'arte. Le sue
opere pittoriche illustrano libri, produzioni varie e sono presenti in
Collezioni pubbliche e private. Martinelli è un comunicatore poliedrico. Ehi,
| gente, massa | datemi uno spazio | tridimensionale | perché anch'io | possa |
tracciare angoli | senza vertici...
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Recensione |
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