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Le Arie da concerto di un medico
scrittore
«L’aria da concerto è una forma musicale destinata ad
un pubblico non vasto, sensibile agli aspetti formali
dell’esecuzione e capace di cogliere le sfumature di
sentimenti – gioiosi oppure drammatici – a volte appena
accennati o espressi con semplicità e verità»: è una
raccolta di brevi scritti, attenti appunto alla forma e
all’espressione delle emozioni, l’ultima opera del
medico lodigiano Alberto Raimondi, che proprio da quel
preciso modello musicale prende il titolo: eterogenei e
curatissimi nel loro incedere lirico, quasi musicale,
tuttavia di facile fruizione, i brani di sapore
autobiografico raccolti in Arie da concerto sono
abilissimi nel cogliere le tonalità emotive della vita
quotidiana, dei ricordi, della giovinezza, delle
tradizioni e dei loro cambiamenti, del viaggio, della
musica, della poesia.
Nonostante il carattere intimista
degli episodi descritti si addica, proprio come l’aria
da concerto, a un pubblico ristretto, gli scritti di
Raimondi sono adatti a una più ampia fetta di lettori
per la leggerezza del tocco e l’armonia dello stile. Uno
stile che il direttore sanitario della fondazione Danelli di Lodi ha maturato in una lunga attività
letteraria, nata con esperienze poetiche giovanili e
proseguita con la pubblicazione di svariati libri, la
collaborazione con «Il Cittadino», «Corriere dell’Adda»
e «Il Colle», con realtà come «Il Salotto letterario»,
«Punto di vista» o «La Vallisa», poi decorata da vari
premi tra cui il primo posto conseguito nel 1992 al
concorso letterario Ada Negri.
17 gennaio 2013
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Recensione |
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