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Altre stagioni
Poesie brevi, ermetiche, che si esprimono molto spesso
sotto forma di metafora o allegoria e che hanno, come punto di riferimento,
sempre il mondo interiore dell’autore: i suoi pensieri, le sue riflessioni, i
suoi ideali. Molteplici gli argomenti: la natura, prima fonte di ispirazione,
l’amore, la cultura, i problemi insolubili della società contemporanea … Amante
del silenzio e della solitudine, il poeta si porta nei luoghi tranquilli, al di
fuori dei rumori degli autoveicoli e del trambusto della folla, per poter
osservare in pace tutto quanto si svolge attorno a lui, per meditare, per
ascoltare la voce della poesia.
Il mare lo rilassa, rimuove angosce, dà serenità all’animo
suo. Forse questo il motivo che lo induce a sostare nei porti, tra barche e
rottami e “scheletri di scafi incompiuti”; a seguire i cavalloni che sferzano
gli scogli; un’onda che mormora una nenia e racconta una storia d’amore;
l’infinito che si perde oltre l’orizzonte.
Ogni cosa bella, romantica colpisce la sua sensibilità,
desta stupore, risveglia le sue emozioni: un’alba, un tramonto, una notte
stellata, una falce di luna, il ritorno della primavera, il sibilo del vento,
una farfalla in volo, il ricordo d’un amore … La Musa è sempre in sua compagnia;
ne ascoltiamo il canto in ogni lirica, nei versi che si elevano eterei fino al
Parnaso.
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Recensione |
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