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Silvio Pellico (1789-1854) è uno dei maggiori scrittori del Romanticismo
italiano. Il suo libro di memorie Le mie prigioni ebbe un enorme successo e
danneggiò seriamente l’immagine dell’Impero austro-ungarico, mentre con le
Tragedie (Francesca da Rimini, Tommaso Moro, Erodiade, e molte altre) intese
rivaleggiare con l’Alfieri (di cui era fervido ammiratore) nell’ambito del
teatro tragico.
Ma Pellico fu
anche poeta lirico: la cantica “Tancreda”, ambientata in epoca medievale nella
bassa Val Chisone, è ben nota ai nostri lettori. Mancava però un’edizione
moderna delle liriche del Pellico, ora disponibile in questi due volumetti
curati da Cristina Contilli, edita da Carta e Penna Editore (Torino), intitolati
Poesie Scelte (prezzo Euro 6,50). I versi scelti sono tratti dalle Poesie
inedite: si tratta di componimenti poetici toccanti, ricchi di memorie, alcuni
già noti agli appassionati di letteratura romantica. Per esempio, assai
suggestivi sono i versi della cantica “Adello”, di cui vengono riportati i passi
salienti, oppure i versi del carme “Le passioni”, in cui il Pellico mette a nudo
la propria anima di poeta romantico, o, ancora, i versi della poesia “Le
Chiese”, in cui il Pellico rievoca i momenti sublimi in cui riuscì a far varcare
la soglia dei sacri edifici al suo grande amico Ugo Foscolo.
Ottima l’Introduzione di Cristina Contilli, studiosa del Pellico, ricercatrice
universitaria di italianistica, con la quale il lettore viene introdotto nel
mondo poetico del Pellico, un mondo strettamente legato alla sfera biografica e
alle tormentate vicende politiche di cui fu protagonista (sincero patriota,
venne arrestato dagli austriaci e rinchiuso nel carcere dello Spielberg).Si tratta dunque di un libro di versi di un grande poeta romantico, spesso
ingiustamente dimenticato o trascurato, che il lavoro della Contilli e la
decisione della casa editrice di effettuarne l’edizione, ci permettono,
finalmente, di gustare ed apprezzare in una bella edizione economica,
accessibile a tutti. Il volume è arricchito da belle illustrazioni riguardanti
il Pellico e il suo tempo.
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Recensione |
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