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Sul finire del secolo si dispiega la dolorosa, cosmica Voce del Poeta che nella mirabile finzione avrebbe rinvenuto un manoscritto in una grotta del Monte Athos. In realtà Veniero Scarselli ha decifrato il suo «Monte Santo» giungendo a toccarne il vertice dopo essere disceso nelle sue viscere e averne sfrondato l'osceno nel brillantissimo buio d'una selva dove discerne al tatto asperità, figure, mostri. La Madre, tanto temuta, vorace e feroce, finisce per unificarsi in altezza con Dio Generante, Essere Unico e Indivisibile. Mai poesia religiosa è stata forse così tormentata ed ardua, mai ricerca tanto accidentata, dilaniante, se non nell'itinerario dantesco. In Eretiche grida dobbiamo prefigurare una plaga di espiazione, un diverso purgatorio le cui fiamme bruciano come quelle dell'inferno. E in fondo non è proprio la vita, quale ci viene incontro in questa sconvolgente e tormentata fine di secolo?

Ma è già anelito di paradiso lo stupore con cui il Poeta dice a Dio: "Son proprio io | colui che tanto a lungo hai cercato?" L'interrogativo trova la sua radice in un'umiltà duramente guadagnata "sull'umile pietra del mondo". «Mente ignuda» e «Pagina bianca» sono le premesse del possesso dell'infinitamente grande nel minimo. Anche la Donna, nel Dio-Madre (voracissimo Essere e Forza generante) viene accettata ed entra finalmente nel Sacro Monte. Nel cannibalismo mistico del mangiate e bevete, questo è il mio corpo il Poeta si fa Cristo e chiede al Padre di allontanargli l'amaro calice: non farmi male più del possibile. L'Ego, gonfio di fiele e di visceri, il Gran Nemico, è sconfitto e si annulla nel crogiuolo dell'Amore Universale; ed è da questo sacrificio, dinanzi a Dio Carnefice raffinato e divorante, che si sprigiona la piú alta e tragica poesia religiosa che abbia mai letto, frutto di secoli bui e splendidi, di misoginie taglienti, superate qui finalmente nel riscatto della femminilità di Dio, grande Utero cosmico o comunque infinita Forza generante. Veniero Scarselli, dall'alto del suo eremo, non assomiglia a nessun altro, anche la sua bava è poesia.

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