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Poesie per caso
“Cogito” ma forse non
possiamo aggiungere “Ergo sum “ perché il poetante , all’età della saggezza,
come si usa dire quando gli anni divengono importanti, fatica a ritrovarsi nel
mondo di oggi, in quella certa gioventù alla quale la modernità permette agi
ma che diviene in certi casi insopportabilmente chiassosa, spavalda, spesso
superficiale e vanesia, che prende senza dare, che ama senza amore, senza pause
di un silenzio ristoratori dell’anima (v. Halloween). E pure la città
vittima di strade arroventate da automobili veloci di giorno e di notte ( v.
“ La città non tace” Torna di nuovo la sera e la città non tace
/ come
quando scende la notte nei neri boschi / e tutte le creature ritrovano la
pace /…Ho maledetto la città e i suoi rumori / che di notte si avvertono più cupi
/
e alla mente procurano stress e dolori /…..), le luci che, quasi mai si
spengono, impediscono la visione della luce lunare e delle stelle come sarebbe
naturale che sia (v. “La luna di città “ La luna che vedo in città
/
non mi è amica, fulgente come / quella che mi faceva compagnia / nelle sere dei
ritorni a casa // E’ triste vederla fra i tetti dei palazzi / sfuggire agli occhi
feriti dalla luce / rossa dei lampioni lungo le vie //….)
Il poetante si chiede
allora chi egli sia in questo oggi , così frastornato da notizie drammatiche che
si rincorrono elidendo quelle appena passate il giorno prima, e pure il
discorso tra amici diviene quasi un non senso parlando di carovita e di politica
che in qualche modo omologa tutto il mondo, chiedendo l’uno all’altro “ che si
fa nel pomeriggio? “,( v. “Si risveglia il pensionato “ Si sveglia
alla stessa ora il pensionato / perché non ha più impegni né lavoro / di cui son
rimasti ricordi nella mente / e nelle mani prima di ritirarsi a riposo
//
Però qualche mansione ce l’ha data / la donna sua quando ml vede
uscire: / qualcosa per la casa da comprare / prima di rincasare col giornale //...)
Ma
all’improvviso, e per caso, quando modificando il paesaggio la poesia si
palesa “ lo spirito corre in mezzo al verde, sosta sopra la bellezza di un
paesaggio” ecco giungere la Musa e ti allevia l’animo ferito ( v.
“Poesie per caso” ) e (“ I poeti “ …Sono solo i poeti a penetrare
l’infinito, / a cantare i dolori, i piaceri della vita, a vedere ogni creatura
come opera di Dio; // a penetrare nella mente dell’uomo / e salvarlo dal baratro
della dimenticanza, / a renderlo immortale con la poesia.) ed allora con
la Musa amica si possono ripercorrere tutte le strade possibili, tornare ai
verdi anni della giovinezza dove una vita più umile era la più grande risorsa
dei sentimenti puri e di valori da ricercare e tramandare, ecco allora
ritornare sui passi perduti che, pur non trovandoli intatti, respirano ancora
quell’orma della memoria nella bellissima poesia ( “ La mia casa fra gli
ulivi “ La mia casa era in mezzo agli ulivi / esposta a mezzogiorno;
sicuramente / calda a primavera, mite d’inverno. // L’altro lato volgeva ad
occidente, molto / soleggiato per quanto bastasse durante / il freddo giorno,
esposto ai monti / … Più che la camera da pranzo era la cucina / calda assai per
l’ampio focolare / a tenerci uniti sereni e sempre allegri. //.Soprattutto nelle
lunghe sere d’inverno / rientrati stanchi dai lavori nei campi / che pur ciascuno
doveva svolgere contento // Anch’io, pur impegnato negli studi amati, / deciso per
mia volontà e volere familiare, / lavoravo in campagna prima che sui libri //…..)
nel rimembrare il passato si ripercorre un cammino di storia fatto anche di
tribolazioni e di guerra (v. Non si dimentica niente), ma certamente
l’innocenza della fanciullezza ti ripropone anche, forse, l’incoscienza della
gioia comunque, mista alla paura. Ma oggi i bombardamenti non avvengono solo dal
cielo come nella guerra che il poetante ha conosciuto e sofferta; è sufficiente
aprire il televisore per fare il giro del mondo dove avvengono guerre cruente e
morti in diretta (Non c’è tempo di monitorare i morti / che fluiscono tra le
folle come tronchi: / carcasse nelle piene di un temporale. / …..) guerre che
ti angosciano per migliaia di persone fuggiasche in cammino, navigando su
relitti e spesso naufragando nella nuova tomba chiamata mar Mediterraneo, verso
sponde, forse, amiche in cui ritrovare una speranza, e lui: ( nel periodo
della vecchiaia canuta e arida / l’allegria ti sfugge e non si ferma / per
parlarti d’amore e d’armonia perdute // …. I vecchi diventano saggi per dotti
consigli / che imparano sul libro scritto dagli avi; / e nulla conoscono dei mali
futuri // tranne quelli che sono sicuri di presagire / perché già nati male per
volontà distorta / che può correggere la saggezza antica. (v. “ Tutto ciò che fai
è volontà pura”) anche perché ora si avrebbe così bisogno di tregue dalle
contrapposizioni della vita, di sospirate ore di incanto e contemplazione per
la bellezza della natura dove l’animo prende fiato e si ristora col mutare delle
stagioni per giungere ai due mesi preferiti dall’autore: giugno (Fuori
casa mi ha accolto la serenità / di un’aria diversa ed invitante; intorno un
verde carico di pace / che avevo dimenticato da tanto. //….Amo giugno più degli
altri mesi / così carico di odori colori e luci, / così fresco per rivoli e
sorgenti / tra la primavera e l’assolata estate: // Il mese pronto ad ogni
raccolto.) e poi l’altro mese amato : novembre assurgere all’occhio del
poeta una pace ritrovata dopo la calda e faticosa estate, dove (l’oliva è
pronta per essere raccolta. Le perle / verdi e nere stanno dentro panieri di
vimini, sacchi di canapa…. // Oh, la festa delle raccolta! /Oh la festa delle
torchiatura / Scorre il petrolio dei contadini / lungo lo sportello di juta //….
n. Novembre) e poi (Novembre non è sempre quel mese / uggioso e senza
sole. Stamattina / l’alba si è presentata pulita e sgombra/) ma c’è poco da
rallegrarsi, solo un attimo di tregua perché (Mi ha scosso la sirena di una
autoambulanza / chiamata per soccorso improvviso / per un vicino di casa ammalato.
// La malinconia si è presa la mia serenità /…..Bastano foglie che cadono
ingiallite / a riportarti in un attimo al pensiero / che il tempo è come
un’autoambulanza: / prende e porta via l’uomo come il vento le foglie. v.”Novembre non è” ).
Ebbene ogni poesia
scritta in questa silloge poetica ha in sé l’armonia della natura che non ti
tradisce e ti rasserena lungo il cammino dell’inizio del tramonto. Poesia
anche civile e sociale da trattenere e riflettere. Termino questa recensione con
alcuni versi della bella poesia “ Coricato sopra l’ombra” (Coricato sopra
l’ombra dei miei pensieri / ricucio il significato delle parole / tessute sulla
tela dei ricordi //….Ogni essere è un fiore senza tempo / si apre alla vita ignaro
e incerto / del come quando vivrà il giorno. // Lo guida alla fine il mistero /
l’abbandona ai confini della notte / quando muore il vento sopra il nulla.
//….),
invitando il lettore ad approfondire anche quelle non segnalate, dove
ognuno di noi può ritrovare quel se stesso confuso e raffrontarsi alla fine col
pensiero poetico di Brandisio Andolfi.
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