Il mio pensiero poetante
Nel nuovo volume Il mio pensiero poetante Veniero Scarselli raccoglie le sue
riflessioni riguardo a varie opere sinora pubblicate. Con un'introspezione
analitica, svolge un'esegesi che ci conduce passo a passo nel suo mondo
variegato e originale. Chi meglio di lui avrebbe potuto conoscere il vero
intento delle sue opere? Nessuno. Per questo, in occasione del suo ottantesimo
compleanno, ha voluto regalarci questa "pausa di riflessione in attesa di
scrivere altri bellissimi pensieri poetanti", come ben spiega nella nota
introduttiva.
Innanzi tutto va rilevato lo spessore della sua poetica, che si sposa al
poema aprendo un vasto panorama di argomenti e che gli ha valso la notorietà
nell'ambito letterario. Il suo verso, infatti, scorre armonioso, e la pregnanza
del pensiero lo induce a non staccare mai. Mai un respiro, come un fiume
irruente.
Scarselli ha molto da dire poiché ha abbinato la conoscenza scientifica (è
laureato in biologia) al sentire poetico. Ci vorrebbe molto spazio per
soffermarsi sulle innumerevoli considerazioni suscitate da questo interessante
lavoro. Si deve in ogni modo evidenziare una continua estenuante ricerca del
valore esistenziale; dalla morte, che lo ossessiona sin dalla prima infanzia, al
significato della vita. L'esistenza è il tema più ampio e difficile da svolgere
poiché riassume tulle le varianti possibili secondo il pensiero di ognuno, e non
vi possono essere risposte certe perché rappresenta il Mistero.
L'animo di Scarselli è travagliato: la sua impostazione scientifica combatte
con il bisogno di credere a un'entità superiore. Il Dio raccontato dall'amata
madre. Da questo conflitto nasce l'infinita ricerca, che abbraccia nozioni
scientifiche, religiose, storiche, culturali, e che ha dato modo a Scarselli di
svolgere poemi di grande efficacia.
Anche l'amore per Dante lo segue da sempre, e forse la passione per la Divina
Commedia lo ha spinto a creare nuove visioni divine, formulare testi in cui
l'invenzione è sovrana, come per esempio quelli dei poemi Trionfo delle anime
artificiali e La suprema Macchina Elettrostatica.
In ogni modo il suo è un pensiero universale, che abbraccia tutti noi e tutto
ciò che ci circonda, e tende sempre più ad elevarsi sino a sconfinare, ad
esplorare ciò che può succedere nell'istante del trapasso, "le possibili
trasformazioni dell'io". E Scarselli conclude lasciando aperto un grande
interrogativo, al quale ognuno di noi può dare la propria risposta.
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