Salmi
02 ottobre 2014
Salmo 25
Rivelami, o
Signore, le tue vie,
guidami lungo i
tuoi sentieri
e insegnami a
esserti fedele
perché sei tu la
mia salvezza.
Ricordati della tua
misericordia,
ma dimentica le mie
ribellioni
e le colpe di
quando ero fanciullo.
Ricordati solo del
tuo Amore.
Buono e giusto è il
Signore,
indica agli erranti
la retta via
e guida gli umili
sui suoi sentieri.
A chi lo teme dona
la sua potenza.
L’uomo nel cammino
della sua vita terrena ha bisogno dell’aiuto del Signore, che è la sua
salvezza. Nonostante le sue colpe, Dio è misericordioso e perdona l’umanità
indicando a chi sbaglia la giusta via e guidando chi si rivolge a Lui con
umiltà.
Salmo 65
Come la pioggia
feconda la Terra
e ritorna
evaporando al Cielo,
così la tua Parola
nel mio cuore
geme e soffre le
doglie del parto.
Solca l’aratro le
mie pene
per accogliere il
tuo seme
nella terra che tu
fecondi
e benedici i suoi
germogli.
Tu visiti la Terra,
o Signore,
il tuo fiume è
gonfio di acque,
la ammanti con
gioia di messi
che abbondano della
tua Gloria.
Il Dio della
Creazione feconda le sue creature come la pioggia feconda la terra e la
rende fertile. La Sua Parola è come un seme che germoglia nel cuore degli
uomini che lo sanno accogliere e si sviluppa partorendo con dolore (prendi
la tua croce e seguimi) i suoi germogli.
Il Signore visita
la Terra inondandola come un fiume ricco di acque che fanno crescere
abbondanti messi a testimonianza della sua Gloria.
Salmo 78
Ascolta la mia
legge, popolo mio,
porgi l’orecchio a
queste mie parole.
Ti apro le mie
labbra con parabole
per rievocare
enigmi di tempi arcani.
Ai vostri padri vi
ho comandato
di tramandare la
conoscenza ai figli.
Generazioni ribelli
dal cuore infedele
volsero le spalle
alla mia alleanza.
Respinsero l’unica
via della mia legge,
ma ho placato la
mia ira e il mio furore.
Dimenticarono le
meravigliose mie opere,
ma misericordioso
ho perdonato le colpe.
Dio ha parlato ai
padri con parabole per evocare i drammi vissuti dall’umanità in tempi remoti
e li ha invitati a tramandare queste rivelazioni alle generazioni future.
Ma l’infedeltà dell’uomo volta ancora una volta le spalle all’alleanza
proposta da Dio e la storia si ripete. Il Signore però è misericordioso di
fronte all’umanità che rifiuta la sua legge e finge di non vedere le
meraviglie del Creato.
Salmo 86
Tu sei buono,
Signore, e perdoni,
tu vieni in aiuto
alla mia debolezza.
In questo giorno di
mia angoscia
a te mi rivolgo
perché tu mi risponda.
Porgi orecchio alla
mia preghiera,
dammi un segno
della tua potenza.
Sei misericordioso
con chi ti invoca,
vedano tutti che mi
hai soccorso.
Verranno, Signore,
tutti i tuoi figli,
tu sei lento
all’ira e ricco di amore.
Tutte le genti si
prostreranno a te
e al tuo nome
renderanno Gloria.
L’uomo nella sua
debolezza viene perdonato dal Signore misericordioso e nel bisogno a Lui si
rivolge confidando di essere ascoltato. Sa che il Signore non si arrabbia
perché è Amore, per cui la Sua potenza compie il miracolo che tutti possono
vedere. Così verranno tutti i popoli a chiedere aiuto e lodare la Sua
Gloria.
Salmo 145
Voglio lodare il
tuo nome per sempre,
sei grande, o
Signore, nelle tue opere
che annunciano i
prodigi alle generazioni,
delle tue grazie
dobbiamo fare memoria.
Sei pieno di amore
e misericordia,
sei lento all’ira e
pronto al perdono,
la tua tenerezza
penetra ogni creatura,
benedicano le tue
opere i tuoi fedeli.
Il tuo Regno durerà
in eterno,
la tua potenza
abbraccia i secoli.
Il Signore è vicino
a chi lo invoca,
a chi si rivolge
con cuore sincero.
Le opere del
Signore sono la testimonianza della sua grandezza e si manifestano alle
generazioni affinché se ne accorgano e lodino il suo Creatore. Non sempre
ciò succede, ma il Signore non si arrabbia, anzi perdona perché è Amore e
Misericordia. Il suo Regno è eterno e la sua opera continua nei secoli
manifestandosi a chi lo invoca con cuore sincero.
° ° °
04 agosto 2014
Salmo 65
Come la pioggia feconda la Terra
e ritorna evaporando al Cielo,
così la tua Parola nel mio cuore
geme e soffre le doglie del parto.
Solca l’aratro le mie pene
per accogliere il tuo seme
nella terra che tu fecondi
e benedici i suoi germogli.
Tu visiti la Terra, o Signore,
il tuo fiume è gonfio di acque,
la ammanti con gioia di messi
che abbondano della tua Gloria.
Il Dio della Creazione feconda le sue creature come la pioggia feconda la
terra e la rende fertile. La Sua Parola è come un seme che germoglia nel cuore
degli uomini che lo sanno accogliere e si sviluppa partorendo con dolore i suoi
germogli.
Il Signore visita la Terra inondandola come un fiume ricco di acque che fanno
crescere abbondanti messi a testimonianza della sua Gloria.
Salmo 86
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
tu vieni in aiuto alla mia debolezza.
In questo giorno di mia angoscia
a te mi rivolgo perché tu mi risponda.
Porgi orecchio alla mia preghiera,
dammi un segno della tua potenza.
Sei misericordioso con chi ti invoca,
vedano tutti che mi hai soccorso.
Verranno, Signore, tutti i tuoi figli,
tu sei lento all’ira e ricco di amore.
Tutte le genti si prostreranno a te
e al tuo nome renderanno Gloria.
L’uomo nella sua debolezza viene perdonato dal Signore misericordioso e nel
bisogno a Lui si rivolge confidando di essere ascoltato. Sa che il Signore non
si arrabbia perché è Amore, per cui la Sua potenza compie il miracolo che tutti
possono vedere. Così verranno tutti i popoli a chiedere aiuto e lodare la Sua
Gloria.
° ° °
16 novembre 2012
Salmo 8
Quando il cielo contemplo e la luna
e le stelle che accendi nell’alto,
io mi chiedo davanti al creato:
cosa è mai questo figlio dell’uomo?
Tu l’hai posto signore al creato,
a lui tutte le cose affidasti:
le creature dell’aria e dei mari
e i viventi in tutto il creato.
Come splende, Signore Dio nostro,
il tuo nome su tutta la terra:
la tua bellezza voglio cantare,
essa risuona negli immensi cieli.
L’osservazione, anzi la contemplazione delle meraviglie del Creato mi conduce
al riconoscimento dell’opera grandiosa del suo Creatore. Il ruolo assegnato
all’uomo, figlio ed erede del Padre Celeste, è quello di essere non solo custode
del Creato, ma anche di continuare l’opera divina della Creazione, grazie
all’ingegno del quale l’uomo stesso è stato dotato. L’impronta della bellezza
divina risplende, direi quasi che si rispecchia, in mille segni che si possono
cogliere fra le meraviglie dell’universo e della natura, per cui il primo
compito dell’essere umano, oltre alla salvaguardia del creato, dovrebbe essere
quello di riconoscere nella creazione il suo Creatore e di cantarne la lode,
facendola risuonare fino agli estremi confini del mondo.
Salmo 19
Narrano i cieli la gloria di Dio,
il firmamento annunzia le opere
delle sue mani, il messaggio tramanda
il giorno al giorno, la notte alla notte.
Non sono voci che l’orecchio ascolta:
sono armonie che riempiono la terra,
suonanti oltre ai confini del mondo,
che di letizia inondano il creato.
Da un estremo del cielo Egli sorge,
all’altro estremo vi chiude il suo arco
che in ogni giusto irradia la mente:
dei suoi pensieri risuoni il mio cuore.
Sono proprio i cieli che raccontano la gloria del Signore e questo messaggio
viene annunciato nel tempo, cioè viene compreso dall’uomo un poco per volta di
generazione in generazione. Le creature sono dunque chiamate a capire e
testimoniare nel tempo l’opera divina. Questa narrazione celestiale può essere
ascoltata solo in parte dall’uomo, il cui limite congenito non gli consente di
ascoltare tutti i suoni: sono armonie che vengono comprese solo gradualmente e
portano anche sulla terra la buona novella che inonda fin dall’inizio tutta la
creazione.
Bellissimo il finale che cala l’infinito nel finito e come il sole sorge
(direi si manifesta, quasi una rivelazione) passando da un estremo all’altro
dell’universo, come un arcobaleno della conoscenza. La luce divina illumina la
mente dei giusti, cioè di coloro che accolgono la sua parola e vogliono far
nascere nel loro cuore l’Amore immenso di Dio per estenderlo ad altri e al mondo
intero.
Salmo 30
Dal buio regno dei morti
hai voluto ridarmi la vita
quando stavo cadendo nel pozzo
mi hai fatto salire alla luce.
Perdura il mio pianto la notte,
ma il mattino ridona la gioia.
Come un monte stabile e forte
mi rende la tua grazia, o Signore.
Hai mutato il mio pianto in danza,
il mio volto hai vestito di gioia:
il mio cuore ti possa ringraziare,
lodarti per sempre, o mio Signore.
E’ Cristo che fa risorgere l’uomo caduto nel buio del peccato e lo riporta
alla luce. E’ il Figlio che fa nuove tutte le cose perché la natura umana è
debole, ma la grazia divina lo salva: è come la roccia sicura su cui l’uomo può
trovare sicurezza e costruire la sua fortuna.
La redenzione muta la fragilità umana in gioia e il cuore con riconoscenza
loda il suo Salvatore.
Salmo 37
Confida in Dio e fa sempre il bene,
non imitare i fautori del male:
presto saranno appassiti gli empi
come appassisce il manto dei prati.
Io ho visto trionfare il malvagio,
stava su tutti come cedro superbo:
sono ripassato e già più non c’era,
l’ho cercato, ma di lui neanche traccia!
Saranno gli empi distrutti per sempre,
tutti dispersi saranno come pula.
Meglio contare sul poco del giusto:
sapienza fiorisce dalle sue labbra.
Fidarsi del Signore e fare il bene è la via maestra da percorrere. Lasciarsi
influenzare da chi agisce male significa appassire come l’erba falciata dal
peccato e dalla morte. Il salmista è testimone dell’effimero potere del malvagio
che sembra sovrastare i deboli, ma il tempo lo cancella senza lasciare di lui
alcuna traccia. Tutto il potere dei malvagi sarà disperso come pula al vento,
mentre ciò che è opera dei giusti, anche se è poco sarà moltiplicato nel tempo
e produrrà molto bene. L’invito è chiaro a non arrendersi di fronte al dilagare
delle forze del male, perché anche se può sembrare insignificante come una
goccia nel mare, il bene che si riesce a fare non sarà inutile.
Salmo 72
Benedetto sia il tuo nome glorioso
benedetto il solo che compie prodigi.
Alla tua luce si curvino i potenti
e la giustizia inondi le alture.
La buona terra abbondi di grano,
le sue spighe ondeggino al vento
e si muovano a pietà per il debole,
per il povero che non ha un aiuto.
Il tuo regno duri più del sole,
più ancora del fluire dei secoli
la pace abbondi finché si spegne la luna
e la giustizia oltre i confini del mondo.
Il Signore è il solo che compie prodigi di fronte ai quali devono chinarsi gli
uomini che si credono potenti. La creazione è stata concepita per far crescere
tutte le creature anche se l’ingiustizia dei potenti riduce nel tempo effimero i
deboli in povertà. Ma la Provvidenza divina avrà il sopravvento sulle
ingiustizie e i poveri avranno la pace oltre i confini di questo mondo in un
regno che dura più del sole e del fluire dei secoli.
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