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'Al Mût Labben - sull'(aria) del morire per il figlio

Artcurel

L’Autore definisce questa raccolta “un piccolo diario in versi” del suo viaggio in Terra Santa. E noi che leggiamo ci sentiamo quasi smarriti in questa vastità spirituale (“Stiamo entrando e si fa più arido il deserto / pronto ad accendersi il libro”).

Forse solo raccogliendo qualche verso possiamo arrivare dove questo Canto vuole condurci. E quanto flessibile dovrà diventare il nostro vincastro, per scovare i riflessi delle Parole nella spaccatura della roccia, e portarle allo splendore del Libro. (“L’agnello è provato dai rovi, lo insegue il deserto / leva il lamento nella spaccatura di roccia”).

Arriveremo mai al nostro Sinai ? Al monte sacro della nostra rinascita? Non abbiamo una risposta, e possiamo solo chiudere questo piccolo discorso chinandoci ancora una volta al sacro, alla nostra sete di Amore (“Anche un solo albero è / memoria dell’acqua”). E comunque col poeta ripetiamo“perché andare via / quando la luce è appena raccolta?”.

Questo Salmo è entrato nei nostri cuori e si fatica ad allontanarsi dalla terra del nostro riconoscimento.

Recensione
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