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Questa raccolta di racconti, vincitrice del Premio
Internazionale Versilia 2003, come suggerisce il titolo, è tutta al femminile e
ci parla di vite reali che possiamo incontrare per strada ogni giorno e che
quasi sempre non riusciamo a capire, non cerchiamo (si parla ovviamente al
maschile) di essere accoglienti e interessati. Le fughe di donne di cui parla
Roberta possono essere di diverso tipo.
Dalla fuga dalle convenzioni, alla fuga per il ritorno e il
ritrovarsi, dalle fughe per necessità in un mondo cattivo, come nella bella
novella che ha per protagonista una lucciola dell’est europeo. La caratteristica
dell’antologia è però la voglia di capire. Anche se in certi passaggi vengono
fatte emergere talune contraddizioni e chiusure tipicamente maschili, non c’è
mai il furore di certo femminismo.
Forse perché la fuga è più che altro una ricerca, un voler
trovare la casa accogliente delle spirito, senza compromessi, con la forza e
l’amore per la vita che molte volte solo le donne hanno in misura così grande.
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Recensione |
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