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Introduzione a
La spada e il cuore
di Milena Perico
la
Scheda del
libro
Daniela Quieti
La collana “I Campi Magnetici” di poesia, narrativa e saggistica che le
Edizioni Tracce mi hanno incaricato di dirigere rinnovandone la storica
tradizione, riprende il suo corso con questa raccolta poetica La spada e il
cuore di Milena Perico, mirabilmente prefata dalla prof.ssa Rina Gambini.
L’intento è quello di promuovere le giovani voci di autori emergenti,
libere da idee precostituite, e di aggregare nuove energie letterarie che
restituiscano centralità contenutistica ai codici espressivi e alla creatività
individuale. In modo che la parola torni a farsi salvifica interprete della
singolarità esistenziale nelle diversità collettive, umanizzandole nell’anelito
di ritrovare ideali di antica sapienza, pace interiore e speranza.
Nel millennio del relativismo dilagante e della globalizzazione dei
valori e del linguaggio, Milena Perico ricerca la pienezza, la conoscenza e il
senso autentico della vita e della comunicazione da contrapporre alla
frammentarietà dell’attimo fuggente. Sarà la poesia, forse, nel tracciare le
emozioni su fogli bianchi, a restituire l’antico stupore che si fa lingua
dell’essere e al cui cospetto l’uomo si commuove. E in questa trascendente
levità di sentimento, a dare le risposte all’aspirazione di elevazione
spirituale, giustizia, libertà, rispetto per l’altro da sé.
Emblematica di questa silloge è la prima lirica dedicata a Madre Teresa
di Calcutta, che ha portato la “pietas” nelle periferie più degradate e fra gli
ultimi della terra.
Le sue rughe sono state il riflesso dei dolori del mondo, ognuna delle
quali rappresenta un volto, un corpo, una forma significativa di una condizione,
di un ruolo, di uno stato d’animo.
La poetica di Milena Perico è un viaggio speciale dentro una
contemporaneità impoetica, nell’ansia di restituirle una limpida e lirica
catarsi, e, come tutti i viaggi speciali, lascia un'impronta significativa di
riflessione e di apertura a percorsi introspettivi ed esteriori non ancora
esplorati, percependone l’insidia e la bellezza che rendono unico il segreto
dell’umana sofferenza e del divino mistero.
L’immagine di un’“anima candida di bianco vestita”, tra “la
spada e il cuore”, tra “le righe del silenzio”, sa cavalcare “le
onde d’un mare infinito” e di “un dolore” anche “nel punto più
oscuro della Luce”, riceve e riverbera, come in uno specchio, scenari
consapevoli “di Vita e Amore“, si fa perenne Rosa Mystica che
possa colmare il vuoto delle assenze spirituali e confidare in un futuro
migliore.
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Materiale |
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