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Ora che è tempo di sosta
In
un'epoca come la nostra, in cui si va depauperando semanticamente la lingua
italiana, la poetica di Angela si snoda, si muove, in un processo inverso:
arricchisce di significati la parola, non solo metafora nell'accostamento alla
pittura, ma il suono stesso della parola, del verso che, sia per il suo stile
originale, sia per i contenuti, che per proprietà linguistica, si fa vibrato
interiore e richiama, sempre per accostamento, il cromatismo musicale. Gomena
di tre corde -corde dell'arte, che s'intrecciano, si uniscono- a me pare essere,
la sua penna creativa, che si fa, inoltre, ricerca e trasfigurazione delle
percezioni, o appercezioni, della realtà visiva e non solo; gomena che ormeggia
in sicuro porto la “bellezza”; scrigno, che è anche memoria della lingua
italiana, con la sua ricchezza di sfumature, di colori, appunto.
Arte tutta quindi, nella sua poetica, figurativa, musicale, grazie alla cultura,
alla sensibilità e capacità creativa di Angela Ambrosini.
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Recensione |
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