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Ora che è tempo di sosta
Dopo la tempesta
Sono qui, in questo buio
scheggiato
da grappoli d’albe dopo la
furia
redenta dell’onda.
Inesplorato
il giorno brulica oltre gli
spazi
liquidi d’una pace che
arsura
si fa al vento e degli anni
nostri
custodia tenace è
d’infinito.
Da Ora che è tempo di sosta,
marzo 2017
Sono onorata di poter commentare questo
gioiello di Angela Ambrosini, socia del nostro Circolo e Poetessa di grande
valore. Lo conferma in questa lirica che mette in risalto il potere di seduzione
dell'arte della brevità. La lirica è immaginifica, ricca di figure retoriche e
di musicalità. "Il buio scheggiato", 'i grappoli d'albe', 'gli spazi liquidi',
sono frutti di un immaginario fervido e di una padronanza del nerbo poetico.
L'Autrice, infatti, coltiva la poesia e la narrativa da anni e lo dimostra in
questa lirica nella quale trova 'quadri' e accenti memorabili per cantare
l'esistenza e il rapporto dell'uomo con la natura. Vi è qualcosa di ungarettiano
nello srotolarsi delle parole e soprattutto nella chiusa. Chiusa che martella
convulsamente alle tempie, al cervello, al cuore e a tutte le fibre del lettore.
Si esce dai sette versi con un senso di vertigine emotiva. La sua non è poesia
che passa sotto silenzio. La ringrazio di cuore per questo arricchimento e per
questa lezione di ispirazione e di valore e la stringo.
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Recensione |
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