Canzoniere dell'angelo di Terra
Tutto comincia da una visione: un angelo sopra un albero ancora
invernale ma con iniziali germogli in prossimità della primavera. Un angelo
diverso da quello classico a cui siamo abituati e che abita i cieli. Un angelo
che abita la terra.
Da qui parte l’avventura straordinaria del Canzoniere
dell’angelo di Terra di Giovanni
Sato
e le poesie del libro tracciano un percorso dal visibile
all’invisibile, in quel perenne e inquieto anelito a una realtà
più alta, una realtà che resta terrena ma che è invasa nella sua immanenza
materiale da un soffio spirituale vivificante. In una lotta di continuo
autoperfezionamento, tra inganni e apparenze, miraggi e abbagli, la poesia
rappresenta mirabilmente il percorso ascensionale con ardite metafore e per
mezzo di una vera e propria sinfonia di vasto respiro.
L’indicazione che viene
dai versi intensi tra incanto e rapimento di questo canzoniere, in relazione
alla questione del senso e del valore della vita umana, sta nel riconoscimento
dell’incontro misterioso tra finito e infinito, tra tempo ed eterno. E il poeta
raffigura in modo fulminante la grandezza e terribilità (dannazione ed estasi)
che è nel destino di ogni uomo che voglia essere se stesso.
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