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Nella elegante collana curata da Mariella
Bettarini è uscito un nuovo volume di poesie di Liliana Ugolini, graziosamente
illustrato da Giovanna Ugolini, nella urgenza e nella attualità di un tema
ingiustamente relegato. nel mentre la continuità del dire e del raccontare
impone una dimensione facocitaria di formule e una revisione di schemi cercando
di annullare le nostre indifferenze o gli spazi contesi alle lotte sociali.
Il mito, sotto la spinta degli eventi
irreparabili, crolla in coincidenza delle formulazioni di nuove cd assurde
verità politiche, imposte dai mass-media o proposte da falsi simbolismi. Nello stesso tempo la parola, in tutta la sua
lucentezza, può divaricare la necessità di ri-chiamarsi, tramutando le
lacerazioni nel riflesso di un'eco degli assoluti memoriali.
La fabula esalta il significante
poetico che affiora dall'inconscio archetipico svela, attraverso il linguaggio
stemperato della percezione, la nitidezza di un'aurorale saggezza che richnuna
canzoni medievali. Gli aforismi, ed in essi il pensiero poetante che scopre il
racconto in fieri del Bestiario, ci appartengono in una strategia per la
quale il pensare il mondo in un progetto rielaborato dagli animali
confronta la nostra infanzia alla sopravvivenza inevitabile del presente.
"Come nei codici medievali le miniature
venivano ad essere talvolta essenziali alla comprensione dei testi, specie
laddove l'animale era meno noto, così in questa riscrittura contemporanea le
illustrazioni ci aiutano ad interpretare il senso dell'operazione: un percorso
figurale – scrive Paolo Pettinari nella prefazione – e figurativo fatto con
tocco lieve e anch'esso giocoso, che predilige il manifestarsi dei fenomeni
senza escludere una misurata presenza simbolica".
"Slacio macchiato nella notte | d'un giallo
un guanto (gli spigoli | uncinati) | la zampata riversa nella chiazza | al
cingolo d'un'ombra dileguata" (Pantera, p. 51). "Gorgone dal vivere
precario | che impietra la sua storia | di riflesso s'arriccia d'ispidi | in
fregi e cade in code | mobili in rivoli rinati nel sangue | dei quattro serpenti
della Libia. | Si domanda a Perseo se il cambio | s'attaglia al minor male" (Medusa,
p. 23). L'ironia sdrammatizza la benché minima certezza razionale: una sobrietà,
uno scatto inopinato, una scansione del ritmo, un equilibrato dosaggio della
polisemia, una tensione creativa sottende il percorso e la irrequietezza del
testo.
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Recensione |
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