Cambiamenti di stato
Nutrita raccolta di poesie questa di Giovanni
Sato: edita con cura ed eleganza da Paolo
Ruffilli, nella quale primeggia un sottile strato di filosofia,
immersa nella quotidianità con il semplice afflato della speranza.
Adagiato
nelle immagini che circondano le figure il poeta cerca negli spazi finiti quelle
linee del tempo che scolpiscono il divenire, tra l’incanto dell’acqua sorgiva o
la linfa di foglie rinverdite, tra la pienezza di un limpido bacio o l’ossigeno
esploso nel sole, tra le sillabe che cadono nel mezzo involontariamente ed un
suono che disturbi il sonno.
La “forma”, senza alcun dubbio corretta e musicale,
diviene accattivante , pagina dopo pagina , per quel ritmo che l’autore ha
saputo imprimere, determinato ed equilibrato, nel ricamare versi che schiudono
alcune promesse o tratteggiano lampeggi di sospensioni.
Egli cerca con
attenzione il filo conduttore del pensiero, che, sfiorando la saggezza del
sopravvivere, determini quegli adagi che rendono la ricerca una continua
illusione e speculare riflesso. “Effluvio: / flusso di me su di te, / messo in
vocali / colorate d’indici / e dita fra le labbra / sussurrando / il dolce del
tuo viso / in sillabe d’oro.”
Il tocco ha la nettezza dell’improvviso, che
tramuta il cristallo nel variopinto arcobaleno.
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