Responsorio Breve

Agile raccolta di versi,
impegnati di una profumatissima essenza personale che contatta il delicato
sbocciare della natura primaverile, o tenta di risolvere un duello con il tempo
che aggancia e distrugge.
Poesie scritte con le gocciole
dell’armonia, quasi la fragranza dell’abbandono che varie ombre del quotidiano,
che in forme minimali racchiude e conclude tutto il mondo. “sei vermido, tempo /
lezzi come l’aborto di un feto / gettato nel letame” (pag.21).
Ma le passioni o i desideri,
anche se si alternano alle preoccupazioni, sono a tratti la resurrezione
illusoria, evocazione sacrale e misteriosa di uno sguardo paterno: “Padre è
rimasto nel tuo sguardo / quella consegna d’anima / sospesa / in un’estrema
carezza / senza più respiro” (pag.23).
Un percorso che ruota intorno
alla meraviglia e al disincanto, dove la scrittura diventa agilmente silenzio
del vuoto, che accoglie i luoghi della contemplazione e della meditazione.
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