Sagana
Questa raccolta di versi
interrompe la cadenza decennale del discorso poetico di Zinna: dalla prima «esercitazione stilistica» del 1954 al – Filobus dei giorni pubblicato
nel ‘64, alla scelta apparsa nel ‘74, Un rapido celiare, lo scrittore
siciliano trentottenne, ha percorso le fasi alterne della poesia
«novissima», dei tempi esistenziali e dell’impegno letterario e civile.
Sagana («una zona
collinare del palermitano, tra Giacalone e Montelepre… assunta a simbolo di una
condizione di .serenitą geograficamente possibile ma socialmente difficoltosa»)
ne č un po’ il
riepilogo e il completamento: č infatti un’antologia di composizioni
tratte da quelle raccolte e di testi successivi al ‘74.
Poesia sostanzialmente
pessimista, quella di Zinna: ma dalla constatazione dell’assurditą
dell’esistenza, della fondamentale solitudine dell’uomo («Chiusi nel
nostro male | nell’ascesa alle spalle altrui | noi usiamo pugnali di
silenzio») l’autore trae lo stimolo per un tentativo fiducioso e
senza sbandate retoriche di recupero dell’umano, una «ricerca di porti e
di persone presso cui approdare e forse anche consistere... in quell’arco
sospeso tra il miracoloso evento del nascere, e il tragico
happening del morire».
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