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Necessaria è l’ironia,
racconti del Nord Est
Singolari racconti la cui originalità
è già anticipata
nell’intrigante messaggio del titolo. La scrittura dell’autrice, poetessa, saggista e anglista
affermata, si manifesta con indubitabile maestria narrativa in questi dodici racconti, di
cui dieci già pubblicati su riviste qualificate e due inediti. Chiaro scuro narrativo che permette
di seguire storie apparentemente semplici, descritte con occhio preciso e perizia psicologica che
scava dentro scrigni segreti, tratteggiando verità umane a volte
comuni, a volte complesse, disseminando qua e la la necessita della scrittura, il suono
giusto delle parole, l’inquadratura perfetta dei personaggi e dei contesti in cui essi vivono.
Con
straordinaria levita l’autrice si muove su generi diversi, caratterizzando ogni
racconto, mantenendo coerente il proprio stile. Una voce narrativa abile nel rendere il suono
e la surrealtà della piccola sveglia svizzera nel primo straordinario racconto,
La sveglia frustrata
dove l’oggetto, trasmigrato dal suo banale meccanicismo, in un crescendo tra
comicità e serietà assume una valenza sensuale espressa con eleganza; mentre l’illusione
d’amore della protagonista per l’erede Savoia in
Ponso è un quadro perfetto di
fascinazione, inserita nel contesto storico dell’epoca dove l’assurdo invaghimento di Rosita,
affettuosamente burlata e commiserata per la sua candida follia, diventa rappresentativa
di infantili fascinazioni più corali. Il lungo racconto, quasi un breve romanzo,
Il Litopedio,
sembra ripercorrere il segno della narrativa d’appendice o il tratto di De Roberto.
Non vanno inoltre dimenticati: l’epistola intima e dolente, condita con citazioni e caustiche
riflessioni sul mondo letterario, della
Casa nuova;
l’animalità e il dramma dell’abbandono vissuto dall’enigmatico, ma tanto umano personaggio de
l’Abbandonata;
ne il Piccolo diario,
immerso in un’atmosfera poetica resa dal punto di vista di un bambino;
infine, a chiusura della raccolta,
I trafficanti di speranza,
una favola che sottende a verità con spirito profetico …
Personaggi femminili, ma non solo, spesso vinti, a volte
grotteschi, eppure lucidi e determinati, sono raccontati con tratti incisivi o si raccontano
con disincanto; come i luoghi e i paesaggi che abitano, ostinati e laboriosi, anche
loro sembrano resistere lungo una linea di confine, tra l’accettazione e la lotta, indossando
la maschera dell’ironia, necessaria non soltanto alla vita, ma anche alla letteratura.
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Recensione |
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