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Diario di amianto
Carissima Annamaria, Di certo questa per me è un’occasione di lettura privilegiata, poiché l’opera é ancora “segreta” e può subire ancora qualche lieve variazione prima di andare in stampa.
In queste pagine sai infondere coraggio sulla scia della tua dolorosa esperienza personale, ricordando di quali risorse insospettabili possiamo ancora disporre, a dispetto di tutto e di tutti, se abbiamo ancora importanti obiettivi da raggiungere e per i quali combattere. Ogni corpo, ogni individuo può reagire in modo diverso, in tempi diversi. E il tuo percorso esistenziale ancora una volta si è intrecciato con il tuo percorso letterario. Questo diario non è solo un diario. Come mi hai fatto notare tu, ci sono anche caratteristiche di anticipazione tipiche del romanzo (e non del diario). Risulta evidente una ricerca inesausta sulla parola e il suo potere salvifico, nel tessuto di una prosa mai disgiunta dalla poesia. Pertanto, nella “novità” vi è anche continuità con tutto il tuo lavoro precedente e le riflessioni di una vita. Vi sono immagini e associazioni stupefacenti, veli di poesia un po’ ovunque, tra spine e strappi, e cuciture e voli. Anche da questo tuo libro c’è molto da imparare, sulla vita e sulla scrittura. Una scrittura rotonda, che tutto avvolge, che apre gli occhi su ogni dettaglio, su ogni creatura che soffre e spera. Grazie per questo preziosissimo dono! Con i miei migliori auguri, un caro saluto.
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