Una vita tra segni e parole
Conclusioni
Professoressa
“Arte e Immagine”
Nell’arte
di Gianni sembra che l’immediatezza dei disegni abbia generato i pensieri e
forse proprio allora le immagini si sono fuse con le parole e hanno dato vita ai
testi. Gianni non si è mai sottratto alla forza che lo ha spinto, fin da
bambino, a lasciare un segno del suo vissuto sulla carta, una traccia della sua
storia e delle sue emozioni.
L’arte è
diventata un bisogno sempre più forte e vario, animato da una profonda
spiritualità intesa come apertura nei confronti delle esperienze di vita.
Nelle sue
opere la creatività, per giungere al suo fine, necessita dell’intervento del
pensiero inteso come ricerca critica guidata dalla sensibilità e
dall’equilibrio.
In questo
ricco percorso di artista percepisco la gioia di creare, una energia che
continuamente si rigenera attraverso ricerche nuove, la voglia di scoprire, di
pensare, di conoscere che contamina l’osservatore.
Concludo
con un augurio prendendo in prestito le parole di
Albert Einstein.
“La cosa importante è non smettere mai di domandare. La curiosità ha il suo
motivo di esistere. Non si può fare altro che restare stupiti quando si
contemplano i misteri dell’eternità, della vita, della struttura meravigliosa
della realtà. È sufficiente se si cerca di comprendere soltanto un poco di
questo mistero tutti i giorni. Non perdere mai una sacra curiosità”.
Gabriella Vegni
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