Tutto merito di Thule se questa silloge di poesie di Amalia De
Luca è venuta alla luce e Thule è fortemente presente in questo libro anche
grazie alla lirica-tributo posta alla fine della raccolta: Ora, Thule ti
accoglie | fra le sue braccia antiche, | l'isolamento dal mondo | nell'aura di
sinfonie | orchestrate da Zefìro | ti trattiene. | Dall'alto contempli | la sfera
di fuoco | inabissarsi nel mare, | e sai che dopo sarà notte. (Da "Thule").
Versi in omaggio all'amico Tommaso Romano che ha reso possibile la
stampa del volume intuendone la corposità di ogni singola parola,
"(...) Svelato diario dell'anima ricco di una consuetudine
matura con la classicità, espressa mirabilmente anche nelle traduzioni dal greco
presenti nel Corpus della raccolta. " (Dalla quarta di copertina giudizio
critico dell'editore).
Un inizio latino e poi, un cammino suddiviso in ordine
temporale: tre sezioni che raccolgono gruppi di poesie scritte nel tempo; il
primo gruppo Saepes comprende quelle più recenti concepite dall'autrice.
Il monologo poetico è svolto all'insegna della rivelazione: ogni
cosa si illumina e illumina chi la legge, rivelando un mondo dove non è più
notte | dove la luce è armonia del creato…… sono eterno paradiso. (Da"La via
di Damasco"). E' l'amica degli affanni consumati per consolare, per aiutare
gli altri a capire lo sgretolamento dell'essere, il lento processo del
radere litora che non si ferma se non con la poesia vera che fa tornare
in superficie ogni verità, ogni consapevolezza umana.
Titolo in latino e finale in greco tradotto da Amalia De Luca
che, ha voluto un'immagine di 'Minerva di Thule' sulla copertina del suo libro.
Una Minerva rielaborata in chiave cavalleresca da Rosanna Feudo, tempera su
tavola, una Giovanna D'Arco pronta a difendere i buoni principi dall'affronto
delle falsità: ma dolce è la sera | se lieve il canto | t'accarezza | e, fuori
dalle macerie | del giorno, ti riporta | alla perduta innocenza.(Da "Thule").
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