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Peculiarità del teatro, la forma dialogata esprime concetti, ragionamenti, domande, risposte, seguendo piani paralleli non sempre conseguenti, perché la "divergenza", genera il piacere stesso della visione a confronto, del giudizio differenziato, della dialettica letteraria, affrontando in linea diretta l'accostamento dei pensieri e la comunione delle idee da esprimere. Francesca Luzzio che applica alla Poesia gli stilemi della forma dialogata nella sua silloge Poesie come dialoghi stabilisce, nella stesura una suggestiva ed originate impostazione grafica, distinguendo tra carattere tondo e carattere neretto; le due anime da porre a confronto, assumendo la duplicità delle osservazioni e delle riflessioni insite nel dialogo stesso, la stessa sua anima poetandi, fornendo domande e risposte, scaturite dalla contrapposta posizione che Ella stessa assume? Poi nella stessa architettura dell'opera spazia in due momenti centrali che soggettivano e oggettivano il dettato poetico e la matrice filosofica letteraria della sua ricerca di scrittura, partendo dalla prima parte "Io e" e la seconda parte "... Il mondo" .

Cosicché i punti di vista intimista, biografico, estratti "dalla propria anima, confluiscono dopo nel punto di vista universale affidato at mondo" come considerazione ed esperienza cosmica nelle quali lasciar convergere il preambolo espresso nel pensiero personale e accostato a specchio quale "rispondenza armonica di astrale sonorità". L'eccellente prefazione critica della cara e stimata amica Franca Alaimo, pone in rilievo come nella poesia della Luzzio "Il dramma della interiorità si rappresenta come su un palcoscenico, attraverso uno sdoppiamento del punto di vista, da cui si pone ad osservare il mondo fondendo insieme il ruolo dell'osservatore e quello della vittima". La poetessa siciliana, i cui versi hanno suggestionato lo stesso Giorgio Bárberi Squarotti, conferma l'edizione Thule che il caro amico Tommaso Romano ha reso preziosa nella raffinatezza e nella eleganza della scelta grafica, editoriale e della collana "54° Oltre il Sole" Serie Bleu.

Recensione
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