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Come un fumetto di Andrea Pazienza, così si potrebbe definire il libro di
Renzo Cremona: Cronache dal centro della notte, opera prima di narrativa.
"La notte, così come la conosciamo, ha varie entrate. una delle sue porte cigola
di continuo dentro di noi...".
Scrittura
nervosa rasente il nevrotico, un testo narrativo da far invidia al più bravo
psicologo. Saturo di luoghi scuri della mente. Un ottimo testo, scritto con
sapiente stile linguistico contemporaneo. Racchiude il resoconto di tanti
pensieri, lasciati respirare su un pezzo di carta, e il da farsi e il leggersi è
solo un'introspezione personale. Tipico testo soggettivo e non oggettivo, adatto
a tutte le menti. Punteggiatura calibrata e lasciata libera negli interstizi
della volontà e di ogni singolo lettore. Una scrittura innovativa, che ben si
applica al genere narrativo dei nostri tempi. Audace nel voler cercare a tutti i
costi di dar libero sfogo ai pensieri. La notte, il passo audace del cammino di
ognuno. Quello che si ha paura di pensare e sentire, che si nasconde all'interno
della propria mente, avendo paura di estrapolare alla luce del giorno. Immagini
di vita quotidiana allucinata e stenotipata. Liberazione dei pensieri, voglia di
raccontare senza aver paura di farlo. Ogni notte, una nuova avventura, come pane
quotidiano per smaltire adrenalina, fare del borgo notturno un set e nella notte
inventarsi la violenza dei pensieri o raffinate e lugubri atmosfere gotiche di
fantasmi e illustri antenati. Ritmo incalzante, dove il respirare
significherebbe smettere di vivere.
Energia allo stato puro, essenzialità e vitalità oltre la soglia del normale.
I pensieri e la notte, gioco pericoloso da lasciar fare solo ai più audaci bari
della vita. Affascinante introspezione di un mondo tanto normale quanto assurdo,
rasentando la paura di pensare e scrivere. "C'è un garage, sotto il suo
appartamento, che apre solo di notte. un garage dove la vita viene parcheggiata
e lasciata a fari spenti".
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Recensione |
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