| |
Si snoda, all’interno di questo intenso ed interessante saggio,
il racconto di una vita e di un talento altrettanto appassionanti; Claudia
Manuela Turco, infatti, esperta in conservazione dei beni culturali e conosciuta
poetessa ci guida con puntuale precisione alla scoperta della pittura, ma
prim’ancora della straordinaria personalità, del noto artista torinese Gianni
Sesia della Merla. Sette capitoli in cui emerge un ritratto completo del
pittore, sia dal punto di vista umano sia dal lato artistico.
Una vera e propria “indagine” che a partire dagli anni della
formazione, avvenuta sotto la guida prima di Benedetto Ghivarello, Metello Merlo
e poi di Giovanni Gribaudo, segue le vicende di Giovanni Sesia fino ai giorni
nostri.
Il racconto prende forma quasi da sé, costruendosi magicamente
attraverso i ricordi del pittore in prima persona e sulla base delle numerose
testimonianze che altri illustri personaggi hanno dato di lui. Emerge quasi
subito il ritratto di una personalità poliedrica in cui vita artistica e vita
privata paiono più che mai indissolubilmente legate ed è proprio sulla vita
familiare che spesso si allarga, per meglio comprenderne l’arte, lo sguardo
attento di Claudia Manuela Turco; il lettore perciò viene gioiosamente rapito
dai numerosi e divertenti aneddoti di “vita vera” che riguardano il pittore,
approfondendone la conoscenza anche da un punto di vista biografico; scopriamo
infatti notizie curiose riguardanti l’adolescenza di Sesia, la sua vita
militare, la moglie e le due figlie che insieme a lui hanno sempre condiviso la
passione per l’arte e per quei viaggi che sono stati molto spesso fonte
d’ispirazione primaria della sua pittura; una scoperta umana che però, si
accompagna sempre, come dicevamo, all’intensa indagine sulla sua arte, su quel
talento che si alimenta soprattutto di realtà; realtà che non appare mai per
quello che è ma che, filtrata dalla coscienza del pittore, si manifesta con i
colori vivi della mente.
Il fuoco di una vita inoltre si può
considerare un esaustivo ritratto letterario che riesce, attraverso un
linguaggio facile ed accessibile, non solo a raccontarci la storia di un
artista, ma anche ad inquadrarla perfettamente all’interno del suo ricco e
preciso contesto culturale.
Un volume che documenta un lungo cammino ricco di incontri, di
esposizioni e di riconoscimenti, che riesce a ricreare in maniera eccellente lo
spazio della memoria e delle emozioni.
| |
 |
Recensione |
|