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«Il
sole non è tondo | nel nostro mezzogiorno | iridato di scempio. | Per sempre sul
nostro corpo | i segni | della nostra disfatta | i palpiti della nostra
tradizione | il dramma del lavoro. | Ci ritroviamo sempre più soli | sul nostro
pezzo di terra | a difendere | ciò che non ci hanno ancota tolto». Questi sono i
versi della lirica "Sud" che apre la raccolta di componimenti del poeta
marconese Giovanni di Lena, intitolata Il Morso della Ragione.
L'opera è stata stampata nel settembre '96 da edizioni Ermes di Potenza e
conclude il trittico poetico del Di Lena, dopo Un giorno di libertà
(Edizioni La Vallisa, Bari 1989) e Non si schiara il cielo (Edizioni
Lacaita, Manduria 1994). Il Poeta Di Lena è nato a Marconia di Pisticci 8Mt),
ove vive ed opera.. La lirica "Sud" viene citata volutamente proprio perché
rappresenta "l'armatura" di un percorso artistico che fa cogliere, appunto,
l'interiorità del poeta, dell'uomo, del cittadino del Sud.
Di un soggetto, quaratenne, che fa del sociale, dell'ambiente di lavoro,
dell'amicizia, delle tradizioni, della fede, della natura... la sua "bottega"
esistenziale. Ove affiorano denunce, attese e speranze, desiderio di
estraneamento, povertà odierne, volontà di stabilire rapporti sociali. E
promuovere così una reale rinascita dei sentimenti e dei valori per il rispetto
della dignità della persona. Il morso della ragione è dedicata "Ad Aldo
Moro | e a quanti | lottano da soli": è questa un'altra connotazione del Di Lena
che si associa, attraverso un filo magico, alla lirica della stessa raccolta "La
ricreazione non è finita".
Una fine capacità di concettualizzazione che fotografa, con i versi, una
cruda verità: «Con dolcezza suadente | i pupari tentano | di animare i pupi. |
La loro commedia | elude la costruzione | di ogni verità». E' una delle tante
denunce per la ricerca della verità, offuscata dai "pupari", ed è altresì una
battaglia contro le meschinità dei mercanti della storia (in "Ad Aldo Moro").
E ancora, le varie liriche lasciano percepire lo sconforto, lo sdegno ed una
forma di incompetenza dell'animo umano di fronte a coloro che "Garanti del
potere | speculano | sulla fame". E' dunque questo il morso della ragione? Di
Lena ha la forza di raccontare e di combattere, di far viaggiare il lettore dal
Sud al Nord del Globo "verso una più intima dimensione...".
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Recensione |
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