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Nato a Mistretta, paese dei Nebrodi, dove
vive, Filippo Giordano è un poeta e narratore con grandi capacità espressive. La
sua poesia incide sulla dicotomia pascaliana tra la piccolezza dell’uomo e
l’infinità dell’universo. La memoria del passato (Eraclito, Omero, Colombo,
Copernico) crea una certa esaltazione che non esclude una certa aspettativa
dell’oltretomba. La fusione artistica dei valori tradizionali conduce alla
condanna della guerra e al desiderio di pace e felicità nello spirito di
fratellanza e di tolleranza.
Il componimento la foto rende
l’immagine cosmica di una madre vera e propria che si potrebbe identificare con
la Madre Terra (Alma Tellus). La madre si sacrifica per i figli e diventa
l’emblema di quella terra utopica che il poeta sogna nel dolore atavico
dell’umanità intera.
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Recensione |
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