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"Abbiamo bisogne di percorrere | un tragitto comune | di creare un
pensiero alternativo | e uscire dal torpore alienante. | Abbiamo
bisogno di incontrarci | e parlare un linguaggio coerente | senza nasconderci in
gallerie sotterranee. |Abbiamo bisogno di slegarci | e insieme abbracciare la
libertà".
"Abbiamo bisogno" è la chiave di lettura del percorso
poetico dell'artista pisticcese Giovanni Di Lena che nel Trentennale del suo
impegno sociale, attraverso la Poesia, ha prodotto la nuova Raccolta Non solo
un grido. La pubblicazione edita a gennaio scorso da Edizioni La Vallisa-Bari è stata stampata dalla Tipografia Imd Lucana di Pisticci. L'opera di
Gianni Di Lena, già presentata in varie realtà del materano con un grande e
meritato consenso di critica, approderà nella serata di sabato 10 novembre
presso la Sala Consiliare del Municipio di Pomarico. Il poeta, prossimo ai
cinquant'anni, ama 'trasportare' le proprie sensazioni, le coinvolgenti
emozioni, le forti tensioni sociali, il sentire e il fare proprie le varie
istanze delle genti, quelle umili, deboli, svantaggiate, sullo 'spartito' delle
sue composizioni. Ove le note sono i versi, i sentimenti restano sentimenti
veri, i messaggi sono inconfondibili: netti, chiari, di grande denuncia
sociale. Proprio i versi della lirica "Abbiamo bisogno", comprendono pensieri
semplici sì, ma di grande portata collettiva, di comunanza, di monito, di
sollecitazione, di auspicio: 'tragitto comune', 'pensiero alternativo',
'torpore alienante', 'linguaggio coerente', 'bisogno di slegarci',
'abbracciare la libertà'. Queste espressioni divengono un 'vademecum' così
come le titolazioni delle circa cinquanta liriche, tra 'pubblico' e 'privato',
di Non solo un grido rappresentano (e raffigurano) la 'grande tela' della
vita.
Dai valori dell'amicizia, all'affetto per i 'Cari genitori', alla
'Vecchiaia (a mia madre)', alla 'voglia di esserci', all'Industrializzazione,
alle Tute sporche, alle Generazioni, a 'Pisticci è un sogno', ai Progetti, allo
'Stato d'animo', a 'Il mio disagio' a 'Piazza Elettra' (di Marconia), a
'Esplosione', a 'Maleducazione'... a 'Non so spiegarti', a 'Per un lecchino' a 'Riposo forzato', a "26
ottobre (Per onorare la memoria di mio padre)", a 'Non solo un grido' che ha
dato il titolo alla silloge. La Raccolta, dedicata "a Mia Martini e a coloro che
non hanno pace", si avvale della prefazione di Raffaele Pinto e della
postfazione di Daniele Giancane. La copertina dell'opera è illustrata dall'olio
"Campo di girasoli" del maestro marconense Pietro Martino, che dà una
spazialità ai pensieri poetici e sembra voler stemperare, con i caldi colori e
l'ampia campitura, l'impeto e, per certi versi, l'amarezza del Poeta che non
trova soluzione ai tormenti ed alle insoddisfazioni che appartengono ai più...
"Non solo un grido | ... per crederci ancora | per conquistare una propria
autonomia | e vivere liberi da ogni sudditanza" testimonia Di Lena. Il suo è un
grido genuino, senza fini sommersi, è puro, cristallino, perché proviene da una
persona fortemente sensibile che ama molto la propria terra, la Lucania. E che
da tempo percorre la propria strada con un pesante fardello: la Libertà di
pensiero e d'azione. "Aspetto ancora una risposta | dalla Valbasento. | ...
L'industria | ha levigato il volto dei braccianti | ... Nell'attesa | mi
consumano le poche certezze conquistate | e monco al mondo sopravvivo".
Questi passi esprimono lo "Stato d'animo di un vissuto
collettivo. E ancora più dura è la quartina "Festosa | nelle valli del grano
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s'insinuò | la morte" in "Industrializzazione". Giovanni Di Lena è propriamente un artista di impegno e
sensibilità di... versi.
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Recensione |
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