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Quella
notte fatta di sogni e di mistero è il titolo del nuovo libro di Ferruccio
Gemmellaro, edito da Rebellato. Un piccolo libro di racconti, con grosse
aspettative da parte del suo autore, questa è la prima impressione che se ne
ricava. Il libro è suddiviso in sei parti, più l'epilogo.
Se dovessi catalogare questa raccolta di racconti ne sarei veramente
imbarazzata, poiché risulta ad una attenta lettura, tra il surreale e il
saggio. La scrittura che il Gemmellaro usa è informale dal punto di
vistastilistico e lessicale, sembra quasi che egli sia insofferente alle
regole della lingua italiana. Spesso nella lettura ho trovato aggettivi e
degli articoli o delle preposizioni che l'autore piega a suo piacimento nella
costruzione della frase o del periodo. Da ciò risulta, al di là delle
tematiche, interessanti, una scrittura che definirei quasi di tipo
sperimentale ed è in questo contesto che l'autore si scopre, almeno nel
pensiero, eclettico, a volte antropologo, a volte psicologo e a volte
pensatore filosofo.
Insomma quasi profeta, un novello Zarathustra. Tutto sta a vedere se questo
solitario pensatore, venuto non dall'altitudine di un monte ma dalla pianura,
in cui trova il modo di dialogare non con l'astro di fuoco ma con le acque
calme di un affluente, sarà capito e accettato da i suoi ascoltatori-lettori.
In ogni caso è mia opinione che i libri non vanno né criticati né
giudicati, ma solo letti.
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Recensione |
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