La poesia delle nuove strade
Un giorno di
libertà, è il titolo di una raccolta di poesie di Giovanni Di Lena, giovan
epoeta lucano alle prese con una pubblicazione alla sua seconda edizione. E' un figlio di contadini imbevuto di quella realtà agreste,
tipica della gente lucana abituata a mitizzare ogni mondo fatto di semplicità e
ricchezza spirituale.
Questa antologia di poesie, tutte autobiografiche, è situata
lungo un percorso di intuizioni e interessi originali e generali che non
investono solo il singolo, ma la collettività, se è vero che se si vuole uscire
dagli streotipi, è necessario imbroccare altre strade, più realistiche, capaci
di dare effetti e risultati immediati, tendenti a superare la fase di
emarginazione personale e sociale.
Alcune poesie, di stile ungarettiano, ermetiche, chiuse,
brevi, ma spazianti nel vasto intimo della persona dell'autore, riescono a
cogliere il senso della realtà e della verità.
E' lavoro che racchiude in se queste premesse iniziali che però ha una dedica
tutta particolare, che si addice alla condizione degli emarginati, non si addice
ad una logica e ad una visione cristiana della vita. Le classi o le
categorie o le forze politiche e sociali che possono essere causa di
emarginazione non possono essere considerati soggetti degni di ogni sorta di
spergiuro o di abominevole condanna.
La dedica: «In onore degli amici che non mi sono stati amici
e una dedica speciale agli Scomunicati ai Disgraziati ai Maledetti ai malandati
ai carnefici ai trascurati ai cattivi agli infelici ai froci alle puttane ai
qualunquisti ai parassiti agli infami ai vigliacchi ai negri a quelli del terzo
mondo». (Scusate la mancanza di punteggiatura, è così il testo originale, ricco
di «licenze poetiche»).
Il volume si chiude con alcuni commenti e giudizi di persone
che conoscono l'autore e che hanno voluto dimostrargli l'affetto e la
solidarietà umana per il coraggio dimostrato nell'affrontare la tematica
dell'emarginazione.
|