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Sin dalle prime pagine si nota il ritmo incalzante degli eventi immaginati,
quasi a rappresentare la fretta di arrivare alla vetta per conoscere il "sapere"
e capire la nefasta attualità. L'andamento atono dei versi appare prosastico.
Leggendo leggendo si nota che alcuni riferimenti a leggendari animali ricordano
le favole e i racconti scritti nei passati millenni e a quelli che si scrivono e
leggono ancora oggi. Qualche volta riportati anche da colossali film. Scarselli,
però, fa apparire l'uomo ancor peggio degli orchi cattivi che tanto hanno
impressionato adulti e bambini.
L'uomo
moderno, e la sua presunzione, sembra l'obbiettivo da colpire. I riferimenti
all'uomo umile ed agreste sembrano vere e proprie carezze amorose. Leggendo e
meditando si intuisce che il protagonista quasi perdona gli adoratori del
"vitello d'oro". Gli accenni alla Bibbia, in cui l'uomo è descritto come
peccatore irriconoscente, perché tradisce Dio e Mosè, si commentano col dubbio
che qualche errore durante la creazione c'è stato. Pur essendo pensiero comune,
se esiste l'anima o no, scritto ironicamente, non dà fastidio... anzi. Ma la
suprema macchina avrebbe fatto meglio? Lo "scalatore" avrebbe potuto guardare
con pietà i mortali peccatori giù giù, in basso con la loro miseria dell'Io e
dell'Avere anziché dell'Essere: perché loro non si sono creati come sono da
soli. Non è colpa loro se sono incapaci di elevarsi al di sopra "dell'errore di
Dio". Ma l'ansia di arrivare lo sprona ad andare avanti per cercare la vetta e
finalmente conoscere la Luce. In alcune pagine continua la classica letteratura
che si ispira alle alte vette o ai vulcani, ove si accede e si può scendere
all'interno dall'alto, come nei nuraghe sardi.
Non manca nel racconto-favola neanche la Piramide simbolo dell'antico e
biblico Egitto. La gentile Creatura, fata-angelo mi disse: Onorevole
visitatore... Il titolo di onorevole sembra una ingiuria... più che una
onorificenza, oggi fuori vocabolario... perché la maggior parte di coloro che
hanno questo titolo non lo meritano. Più avanti si legge che la folla in fila va
verso i laboratori per essere amputata dai geni maligni. Neanche qui vi è novità
perché sappiamo che i tedeschi adottarono metodi atroci per creare la "razza
pura". Che fu la scusa per il tentativo di vincere la guerra. I gironi della
Commedia e le bolge per l'autore sono "gradi di apprendimento" . Non manca
nell'opera una frecciata alle religioni che usano se stesse come oppio dei
popoli, quindi dell'umanità. Perché il mondo umano si fa una religione a propria
immagine e somiglianza. Ergo i popoli si addormentano da soli. Proprio con "l'Io
Anima" (avere) di cui parla Scarselli. Leggendo pagina 42 ci si domanda come
lettori: si può sostituire Dio (chiunque esso sia) con la scienza? Io penso che
siccome la scienza è l'Uomo, e quindi imperfetto, si torna al punto di partenza:
si ritorna nella pianura dei "pavoni" dell'avere e del non essere. Rimane ancora
tra i piedi, scusate tra le teste, il "mistero" di Chi ci ha creato. Hai voglia
a filosofare. Bello l'ironico ritratto dei dotti filosofi e metafisici (appunto
meta, fisici) tutti dediti allo studio per correggere "l'errore della
Creazione".
Se non fosse per la pacata descrizione delle pagine successive osannanti alla
scienza, mamma di tutti gli strumenti descritti perfetti pin del Creatore, si
potrebbe pensare ai futuristi del secolo scorso. I quali avevano "la verità in
tasca": la certezza di cambiare il mondo con il loro inno al "manifesto".
I riferimenti all'attuale robotizzazione e computerizzazione va bene, in
certi casi, per l'industria. Non per il pensiero umano, anche se potrebbero
essere pensieri sintetici di ottima qualità filosofica. Il potente "aspiratore
di anime" sostituisce Caronte e annulla il dantesco portando "gli interessati e
non" direttamente nell'Orecchio Cosmico, in attesa di Giudizio. Ad un certo
punto il protagonista scalatore sente il bisogno di esprimere il suo pensiero.
Udendo così alti concetti sulle cose dell'Anima chiede alla Maestra Gemma come
si può modificare l'anima se non si sa dove si trova. Naturalmente la Maestra da
spiegazioni sensate-insensate e si torna al mistero del Creatore e della
Creazione. Quindi i tentativi filosofici e scientifici rimangono sconfitti. Il
lettore può notare che dopo questo viaggio scarselliano tutto torna come prima
della partenza. Affermare che 1'Io e l'Anima l'abbiano tutti gli esseri viventi
(anche le piante) è cosa vecchia. E' una novità "l'Io-Anima" se si accetta il
concetto del tutt'uno.
In qualsiasi caso 1'Uomo rimane il più presuntuoso degli esseri viventi
(ragni, zanzare, topi ecc. hanno sempre vinto l'uomo) perché fatto di
composizioni chimiche come tutto il creato. Errore del "cosmico computer" e
non... questo è tutto. Dio Creatore o distruttore che sia. Il "poema", si
sofferma su concetti ripetitivi e, poeticamente rischiano di annoiare qualche
disattento lettore, per i troppi dati tecnici... che in qualche caso sembrano
prosa.
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Recensione |
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