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Cadore, itinerario fra chiese e vette
Ha il sapore di un
nuovo atto d'amore verso la propria terra un recente libro di Antonio Chiades, scrittore
e storiografo cadorino da sempre attento alla civiltà, all'arte e alla religiosità delle sue montagne. Il volumetto, dalla sobria ma elegante
impaginazione s'intitola Un antico implorare. Dodici momenti di spiritualità in Cadore. Si tratta infatti di dodici brevi
«ritratti» di chiesette locali, accompagnati da altrettanti disegni in bianco e
nero eseguiti al tratto da Franco Losso.
Piccoli monumenti rurali di una fede
semplice e plurisecolare, a cui l'incanto e il silenzio della maestosa natura
montana fanno degna cornice. L'autore dichiara esplicitamente di averli scelti
«... per un'attrazione istintiva più che con un criterio particolare»,
confermando la natura emozionale e niente affatto «turistica» o celebrativa di
quest'itinerario del sacro popolare che tocca località quali Auronzo, Cibiana,
Domegge, Lorenzago, Pieve e altre ancora, riscoprendo la suggestione di pietre
antiche, descritte con affettuosa precisione nell'architettura dell'edificio e
nei tesori liturgici presenti all'interno. Storia, cronaca, aneddoti vicini e
lontani ricorrono, con prosa elegante, in questo «baedecker» alpino che ci
invoglia a conoscere quei luoghi, quei «segni» insieme defilati e dolci, ma
templi di una fede rocciosa e di una devozione autentica, dove Dio – nella pace
di quelle vette – si fa davvero vicino all'umano.
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Recensione |
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