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Il lago, inteso come luogo misterioso e
porta d'accesso ad un Oltre nel quale vagano spiriti assorti ed inquieti, è
l'ambiente naturale scelto da Giorgina Busca Gemetti per il suo poemetto
intitolato appunto L’anima e il lago, risultato vincitore del "Premio
Città di Pomezia 2010". Ed è il lago della Busca Gernetti anche lo specchio di
un'anima duramente provata, inseguita da angosciose memorie e tormentata dalle
fitte di mai sanate ferite, come appare da molti di questi versi: "Triste,
dolente grigio | del lago immobile sotto la pioggia. | Angoscia intrisa di gocce
infinite | le lacrime del cielo sul mio volto" (Pioggia d'autunno sul lago);
"Un bianco di ali sul grigio | cupo del lago: | l'ultimo volo di gabbiani | a
stormo sull'acqua immobile" (Tramonto sul lago in inverno); "Vanno
lievi sull'acqua | del lago, nero di notte e di nubi, | scure sagome informi" (Simulacri
sul lago); "Rabbrividisce il canneto | frustato dal gelido vento" (Vento
nella palude).
Tra queste ombre che vagano senza pace
la Busca Gernetti scopre se stessa, divenuta puro spirito che si muove senza
peso "sull'acqua tenebrosa, grigia, livida | del lago traditore" (Oltre le
nuvole); ma soprattutto scopre l'ombra del padre, morto in guerra prima che
lei nascesse, il quale le appare per darle il suo saluto, anche se triste è
quell'incontro che non concede neppure la tenerezza di un abbraccio: "Ora gli
abbracci | solo tra fredde ombre" (L’Ombra) e vale soltanto ad esacerbare
un dolore che si perpetua negli anni e a rendere la poetessa più sola di fronte
all'enigma del nascere e del morire: "Mistero la ragione della morte | dei figli
innanzi ai padri, | dei padri nelle devastanti guerre" (Senza pace).
Tutto ciò non esclude tuttavia che la
Busca Gernetti si apra a luminose descrizioni della natura, come avviene
nell'ultima lirica della raccolta, Sole sul lago, dove lo scenario che ha
ispirato le sue meditazioni le suggerisce versi quali: "Il lago azzurro freme
per la brezza"; "Candide vele fendono l'azzurro"; "Sole e lago, in estate,
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luce e serenità donano all'animo" che rivelano in lei la capacità di percepire
anche gli aspetti più rasserenanti e consolanti del Creato.
Sempre comunque si nota in questi versi
la padronanza di uno stile limpido e improntato alla nostra migliore tradizione
letteraria, che esclude ogni forzatura e ogni eccesso.
Una silloge L'anima e il lago che ancora una volta dimostra le indubbie
doti di poetessa della Busca Gernetti, la quale ha al suo attivo molti libri di
poesie che hanno ottenuto lusinghieri riconoscimenti sia di pubblico che di
critica. | |
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Recensione |
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