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Giovanni Chiellino ha
recentemente raccolto tutta la sua produzione
poetica in un grosso
volume di quasi seicento pagine dal titolo
Tela di parole, che comprende anche le
sue poesie sinora inedite. È così possibile avere
un quadro pressoché
completo della produzione di questo poeta che è tra i
più fecondi degli ultimi
decenni. La sua, a volerla individuare, può definirsi
come una poesia che
coniuga la limpidità della forma con la profondità dei
contenuti
e
che
è
aperta ai problemi
eterni dell'uomo: perché si nasce,
perché si muore, quale è
il nostro destino ultimo.
"Un cranio vuoto, fuoco
spento | e fumo perso nell'oblio, | eco di silenzio
su labbra chiuse | sei tu
quel Dio?" (La
roulette); "Stiamo giocando una
partita | sulla
scacchiera dell'universo"
(l’impossibile fuga);
"Siamo tutti
lontani | dall'ombra
della tenda | che ci coprì | nei giorni dei
vagiti, | siamo
esuli | su
terre sconosciute"
(Esuli);
ecc.
Ma quella di Chiellino
è anche una
poesia che sa
affacciarsi
sul
presente, per
coglierne tutte le
contraddizioni
e
gli orrori
(si vedano:
Fossa comune,
Hiroshima, Campo di concentramento) e che sa assumere
anche
toni epici,
come
avviene nel poemetto
Le
guerre e gli eroi.
Quanto alla
versificazione, può dirsi che si trova in queste
poesie
una
grande varietà di
metri, sempre
adoperati con
grande perizia tecnica,
ed
il frequente uso della
metafora, oltre
a
quello di efficaci
immagini,
quali:
"capelli bíondi umidi
di vento"
(La ninfa);
"l'anima ha
chiavi
luminose"
(Per lei); "gli
azzurri
rami dei ricordi"
(Non più
crisalide);”scarpe
di piuma"
(Il viaggio);
ecc.
Notevoli sono poi,
per
la loro incisività,
taluni incipit, quali: "Papaveri
rossi in pieno inverno,
| la bianca neve ride" (papaveri
nella neve);
"E le
allodole si perdonono
nel vento"
(Al poeta),
"Prosit,
dice ancora mio
padre ormai seduto | al
vacillante desco dei ricordi"
(Prosit).
Sottile è infine in lui
il gioco
evocativo del
passato (si vedano A
Laura
e
Le pagine),
man mano che
avanza
nel territorio della
vecchiaia, dove
avverte nuovi
insistenti richiami: "... io
lento
continuo il cammino |
nel
sottobosco
per nascosti versi | di giorno in giorno, di notte, notte |
per valli e monti a
raccogliere | selvatici narcisi,
primule
sparse
| nel
misurato tempo che mi
resta"
(Nel
sottobosco
per altri versi).
Un libro
importante
Tela di
parole,
per la compiuta
visione che ci
offre del lungo
percorso poetico di Giovanni Chiellino, alla cui
comprensione
contribuisce efficacemente l’ampia e dettagliata
prefazione (un vero e
proprio saggio di circa trenta pagine) di
Sandro Gros-Pietro.
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Recensione |
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