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Navicello etrusco. Per il mare di Piombino
Le poesie di Mosi raccolte in un
libro
E' di questi giorni l'uscita di un nuovo libro della Ca. Editrice Il Foglio.
L'autore Roberto Mosl ha raccolto le sue poesie in un titolo curioso e molto
particolare Etrusco - Per il mare di Piombino.
Il
Navicello Etrusco,come viene spiegato in uno del capitoli finali del libro, è il
simbolo della raccolta composta da due parti, la prima "Lo specchio di Turan" In
onore della dea etrusca dell'amore, della rinascita raffigurata spesso nell'atto
di ammirarsi alo specchio.
La seconda "L'ombra della sera" richiama la statuetta votiva, conservata nel
Museo di Volterra. Le due parti della Raccolta riguardano momenti diversi, la
prima legata al mondo della luce del giorno in sintonia con lo specchio di Turan;
la seconda all'oscurità della sera, della notte.
Il Navicello Etrusco naviga per il mare di Populonia che fu un antico
insediamento etrusco, di nome Fufluna (da Fufluns. dio etrusco del vino e
dell'ebbrezza) o Popluna, l'unica città etrusca sorta lungo la costa. Era una
delle dodici città della Dodecapoli etrusca, le citta-stato che facevano parte
dell'Etruria, governate da un lucumone. Il Navicello percorre, sospinto dai
vento della costa, il tratto di mare dal golfo di Baratti al promontorio
dell'attuale città di Piombino, alle spiagge del Golfo di Follonica, sempre al
cospetto dell'isola d'Elba. Attraversa poi sotto il nostro sguardo curioso, le
acque, per lo più tempestose della stria che separano il mondo degli etruschi
dai nostri giorni pieni di ansie e di sconfitte, dall'alto dei quali ci
rivolgiamo sovente all'indietro per porre domande al mondo delle nostre origini.
b.n.
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Recensione |
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